SIVIGLIA (SPAGNA) - "Sono il massimo responsabile della sconfitta del club, se devo essere arrabbiato con qualcuno lo sono con me stesso", sono queste le parole del ds del Siviglia Monchi dopo il fragoroso ko di domenica in casa del Barcellona. Un 4-0 che permette ai blaugrana di avvicinarsi al Real Madrid capolista, ma che allontana i Rojiblancos dal quarto posto, attualmente occupato dal Granada. Al termine del match, l'ex ds della Roma, ha fatto mea culpa, assumendosi la responsabilità per il mancato adattamento di alcuni nuovi giocatori. Sul banco degli imputati è finito ad esempio Luuk De Jong, arrivato in estate dal Siviglia ma che in questo scorcio di stagione sta deludendo (non ha ancora segnato il suo primo gol in Liga). Monchi, però, nel suo intervento a Radio Sevilla, ha voluto discolpare l'attaccante olandese: "La partita non è stata persa da De Jong, ma dal Siviglia come squadra. I fallimenti individuali di Luuk attirano l'attenzione ma quando perdi 4-0 ci sono più errori".
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Siviglia, Monchi fa mea culpa dopo il ko contro il Barcellona
SIVIGLIA (SPAGNA) – “Sono il massimo responsabile della sconfitta del club, se devo essere arrabbiato con qualcuno lo sono con me stesso”, sono queste le parole del ds del Siviglia Monchi dopo il fragoroso ko di domenica in casa...
Su Lopetegui e i nuovi acquisti
Poi sul tecnico Lopetegui è chiaro: "Sono un direttore sportivo molto vicino ai giocatori e all'allenatore. Dire di far giocare questo giocatore anzichè quello va contro quello che penso. Quando Lopetegui ha dei dubbi, sarò lì per dargli il massimo supporto e provare a risolverlo, l'ho fatto con tutti i tecnici. L'unico modo per cambiare la concezione di alcuni sevillisti su Lopetegui è con i risultati. Se alla fine li ottieni, non penso che ci sia un'altra sfumatura soggettiva che inclini l'equilibrio. L'empatia si ottiene raccogliendo raggiungendo gli obiettivi - continua Monchi -. Se le persone si lamentano giocando la finale di Coppa, i quarti di Champions e con il settimo posto. Dobbiamo aspirare al massimo perché quel segno distintivo ci ha fatto crescere. Siamo sesti, in Europa League abbiamo vinto entrambe le partite e nonostante ciò c'è una sensazione di grande negatività".
Infine sui nuovi acquisti, che stentano ad ambientarsi e trovare spazio: "Diego Carlos, Reguilón, Ocampos, Jordán, Fernando devono continuare a lavorare. I risultati finali sono quelle importanti". Corriere dello Sport.
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