Caso Maradona, il tribunale rigetta la richiesta di ricusazione: il processo continua

A quasi cinque anni dalla scomparsa di Diego Armando Maradona, il procedimento giudiziario sulla sua morte prosegue ancora in Argentina. Mercoledì il tribunale incaricato ha respinto la richiesta di ricusazione di due giudici avanzata dalla difesa del medico personale di Maradona, Leopoldo Luque. Gli avvocati avevano sollevato dubbi sull’imparzialità dei giudici, ma il tribunale ha definito la richiesta come un tentativo dilatorio privo di basi legali concrete. La difesa ha però annunciato che presenterà appello.

Processo per la morte di Maradona, il tribunale rigetta la richiesta di ricusazione

Luque è uno dei sette professionisti della salute accusati di “omicidio con dolo eventuale”, con l’accusa di aver agito con negligenza pur consapevoli dei rischi per la vita del campione. Le pene previste vanno da 8 a 25 anni di reclusione. Il primo processo era stato sospeso a maggio dopo uno scandalo legato al coinvolgimento di una giudice in una docu-serie sul caso. Maradona morì il 25 novembre 2020 all’età di 60 anni, per un arresto cardiaco e un edema polmonare, nella sua abitazione di Tigre, durante la convalescenza da un intervento chirurgico al cervello.