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Coupe de France, le pesanti conseguenze degli scontri tra Paris Fc e Lione

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La partita tra Paris FC e Olympique Lione tenutasi ieri è stata sospesa

Luigi Orti

La partita tra Paris FC e Olympique Lione tenutasi ieri, valida per i trentaduesimi di finale di Coupe de France, è stata sospesa in seguito ad alcuni scontri tra le due tifoserie. I rispettivi presidenti delle due società hanno rilasciato importanti dichiarazioni riguardo l'evento.

Il duro attacco del presidente del Paris FC e la difesa da parte del presidente del Lione

Aulas campionato francese

Le prime parole sono arrivate da Pierre Ferraci, presidente del Paris FC, che a RMC Sport ha attaccato duramente il presidente del Lione ai microfoni di RMC Sport. Di seguito le dichiarazioni:

"Ho difeso spesso Jean-Michel Aulas ma arriva il momento in cui dobbiamo smettere di delirare. Mi piacerebbe che le responsabilità fossero sempre condivise ma problemi vengono sempre dalle tifoserie degli stessi club. Il Paris FC non ha mai avuto problemi negli ultimi anni eppure ci sono state partite tese anche in Ligue 2. Invece di insultarsi a vicenda, club come Lione e Marsiglia dovrebbero fare piazza pulita. Li conosciamo, questi tifosi sono stati trattenuti dalla polizia. Avevano fumogeni e stavano distruggendo lo stadio, hanno addirittura appiccato un incendio nel loro settore. Aulas deve smetterla di dire che la responsabilità è di tutti, non è vero, è pura e semplice follia e così peggiora solo le cose. Gli ho detto che rischia di far saltare il calcio francese se non ripulisce tutto e si assume la responsabilità".

Poi, riguardo gli eventi di ieri:

"Sono arrabbiato perché doveva essere una grande festa. C'era molta gente, c'erano famiglie e molti bambini. È stata una bella partita e abbiamo dimostrato che potevamo tenere testa al Lione, anche se abbiamo preso un gol al 45'. E poi un branco di deficienti ha rovinato tutto come al solito. Un branco di imbecilli ultras del Lione. Aulas ha detto che tutto è cominciato perché un gruppo tifosi del PSG ha attaccato i tifosi del Lione, poi sono arrivate altre versioni".

Non si sono fatte attendere le risposte da parte di Jean-Michel Aulas, presidente dell'Olympique Lione. Di seguito le sue dichiarazioni:

"Adotteremo misure estremamente severe nei confronti di tutte le persone che verranno identificate. Conosciamo i nomi di tutti coloro che sono venuti da Lione. Gli altri sono quelli che abitano a Parigi e dintorni e non abbiamo modo di identificarli. Stiamo sporgendo denunciaper dimostrare che il nostro desiderio è punire chi lo merita ma anche stabilire di chi sia la responsabilità. A mio avviso è da condividere; molti elementi mi dimostrano che i nostri tifosi abbiano sbagliato ma ho saputo che i primi petardi sono stati lanciati verso i sostenitori del Lione e solo allora c'è stata la rivolta. Abbiamo anche visto che sul campo sono entrate centinaia di persone, non solo tifosi del Lione. Dobbiamo analizzare e punire, ma non vorrei che tutta la responsabilità venisse addossata su di noi. Bisogna analizzare tutto; personalmente non credo che siamo stati responsabili degli incidenti".

Il Lione stesso ha poi preso provvedimenti questa mattina. In attesa di identificare i responsabili degli eventi di ieri la società ha deciso di vietare ai gruppi di tifosi di seguire la squadra nelle partite in trasferta.

Non è il primo coinvolgimento per il Lione in un evento che coinvolge la sua tifoseria. Quello più recente riguarda proprio il gesto nei confronti del calciatore Payet durante la partita contro il Marsiglia.