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calcionapoli1926 estero Mondiale per Club, la classifica dei fatturati: l’Europa al comando. I numeri

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Mondiale per Club, la classifica dei fatturati: l’Europa al comando. I numeri

Francesco Giovinazzo
Mondiale per Club, il vero divario è nei conti

Il Mondiale per Club appena iniziato negli Stati Uniti non è solo uno spettacolo sportivo globale, ma anche una cartina di tornasole delle profonde differenze economiche tra le squadre in campo. Le 32 partecipanti rappresentano un vero e proprio spaccato del calcio mondiale, dove a primeggiare è ancora l’Europa, ma con segnali di crescita rilevanti da Sud America e Asia. In cima alla classifica dei fatturati si confermano i colossi europei: il Real Madrid è il club più ricco con entrate che superano gli 1.085 milioni di euro, seguito dal Manchester City (1.014 milioni) e dal Paris Saint-Germain (989 milioni). Completano il podio economico Chelsea (969 milioni), Bayern Monaco (951 milioni) e Borussia Dortmund (618 milioni).

Al Hilal guida il resto del mondo

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Fuori dal contesto europeo, è l’Al Hilal a guidare la classifica con 252 milioni di euro, testimoniando il crescente impatto finanziario del calcio saudita. In Sud America, Flamengo (233 milioni), Palmeiras (225 milioni) e River Plate (188 milioni) si confermano tra le realtà più solide, anche grazie all'importanza degli incassi da stadio, che per alcuni club arrivano a coprire oltre il 50% dei ricavi. Negli Stati Uniti la MLS mostra segnali di sviluppo: l’Inter Miami, trainata dal fenomeno Messi, ha ricavi per 165 milioni di euro, seguita da Los Angeles FC (134 milioni). All’estremo opposto della scala troviamo l’Auckland City FC, rappresentante dell’Oceania, con un fatturato inferiore a 0,5 milioni: un dato che evidenzia il profondo divario economico presente nel torneo.

Investimenti sul mercato e ricavi: due velocità

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Le differenze si accentuano guardando alle spese sul mercato: i club europei investono tra 46 e 230 milioni di euro l’anno in trasferimenti, mentre i sudamericani si attestano tra i 27 e 92 milioni. In Nord America la forbice va da 9 a 27 milioni, mentre Asia e Africa si fermano tra 1,8 e 9 milioni. L’Auckland City è praticamente fuori da questo circuito, con investimenti inferiori a 1 milione.

Fonti di ricavo: ogni continente ha la sua formula

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Interessante la diversificazione delle fonti di entrata:

  • In Sud America, lo stadio è centrale: River Plate e Boca Juniors ottengono più del 50% dei ricavi dal botteghino.
  • In Europa, sono i diritti televisivi a dominare, con un’incidenza tra il 30% e il 40% grazie a contratti milionari.
  • In Asia, il comparto commerciale è il motore principale: Al Hilal genera da qui il 49% delle entrate, Ulsan HD addirittura il 70%.

  • In Oceania, l’Auckland City FC sopravvive soprattutto con attività commerciali (85% del totale).
  • Nel complesso, la media del torneo evidenzia una distribuzione globale dei ricavi così articolata: 35% commerciale, 19% da stadio, 19% diritti TV, 7% trasferimenti e 20% da altre fonti.

    Il Mondiale per Club, dunque, oltre ad assegnare un trofeo, riflette fedelmente gli equilibri – e gli squilibri – del calcio mondiale, dove la partita del fatturato è spesso più sbilanciata di quella sul campo.