Ibrahimovic: «Io e Mourinho criticati perché siamo noi stessi»

LOS ANGELES (Stati Uniti) - "Tutti criticano Mourinho e non penso lo facciano per i risultati ma per il suo carattere, per il suo modo di essere. Un po' mi ci rivedo in questa situazione: entrambi abbiamo fiducia in noi stessi, crediamo in certe cose, diciamo certe cose, a modo nostro". Zlatan Ibrahimovic torna a prendere le difese dello Special One. L'attaccante svedese, agli ordini di Mourinho prima all'Inter e poi al Manchester United, concorda col tecnico sul fatto che sia vittima di una sorta di caccia all'uomo. "Ovviamente siamo persone che si prendono la colpa, che veniamo criticati di più quando le cose non vanno bene - racconta a 'Sky Sports News' - ma quando invece vinciamo, la soddisfazione è maggiore rispetto a chi cerca di essere perfetto e non avere guai con i media per non essere poi attaccato. Ma noi non siamo così, siamo noi stessi, crediamo in quello che facciamo e lo facciamo fino alla fine". Per Ibra alcune delle critiche rivolte a Mourinho "sono personali, altre esagerate, altre per il suo modo di essere, altre ancora per gelosia. Ma fa tutto parte del gioco. Mourinho deve solo continuare a essere se stesso, difendere quello che sta facendo e il suo modo di essere".

"È lì perché ha fatto le cose a modo suo, perché è quello che è e non deve cambiare. Io sono esattamente come lui e non cambio. Il vero problema sono le persone che pensano di essere perfette". Lo Special One è per lo svedese l'uomo giusto per riportare lo United in alto: "Sta facendo un buon lavoro, un allenatore fa bene se è buona la squadra, nessun tecnico al mondo fa miracoli. Certo, i risultati parlano da soli ma la Premier non è facile e se c'è qualcuno che sa come vincere il campionato, quello è lui. Come ha detto Mourinho stesso, ha vinto più Premier lui che tutti gli altri allenatori della Premier messi insieme". (in collaborazione con Italpress) Corriere dello Sport.