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Higuain, l’incredibile trasformazione dell’argentino: “Adesso sono felice”

Higuain (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Da qualche settimana ormai, Gonzalo Higuain è al centro dei riflettori. Le foto della sua trasformazione sono divenute virali sui social e l’argentino ex Napoli, ha deciso di rilasciare un’intervista a La Nacion. Higuain,...

Leonardo Litterio

Da qualche settimana ormai, Gonzalo Higuain è al centro dei riflettori. Le foto della sua trasformazione sono divenute virali sui social e l'argentino ex Napoli, ha deciso di rilasciare un'intervista a La Nacion.

Higuain, l'incredibile trasformazione dell'argentino: "Adesso sono felice"

Di seguito le dichiarazioni di Gonzalo Higuain:

Il prezzo pagato per appartenere all'élite del calcio è stato molto alto. È vero che oggi la gente mi vede e dice: 'Higuaín, di cosa ti lamenti con i soldi che hai? Ma Higuain fa questo da quando aveva 9 anni e i soldi che ho non sono caduti dal cielo, me li sono guadagnati, giorno dopo giorno, col sudore. I soldi aiutano, sì, ma non danno la felicità.

Puoi avere tutti i soldi del mondo, ma se sei un cattivo ragazzo, con chi ti diverti?. Ho giocato a Madrid, a Napoli, alla Juventus, al Milan, al Chelsea, di nuovo alla Juventus e tu condividi i tuoi compleanni con compagni diversi, il Natale con compagni diversi e i tuoi amici li vedi poco o nulla, i tuoi genitori li vedi poco o nulla. Devi sopportare i maltrattamenti della stampa, quelli dei tifosi. Né i media né i tifosi ti giudicano per il tuo calcio, ma perché sei grasso sei magro o calvo. Se mi faccio crescere la barba divento una notizia, se mi raso i capelli a zero uguale. Sì, il prezzo da pagare è alto, ma ci convivi e ho sempre saputo che sarebbe successo.

Sul suo presente

Ora sono oltre, sono oltre le critiche, le molestie, puoi dire quello che vuoi. Prima mi facevano male, ho sofferto e ho passato un brutto periodo e non lo nego, non sarebbe sincero farlo. Ma diciamo che da quando è arrivata mia figlia, che compirà tra poco 3 anni, la mia sensibilità è cambiata. Con lei ho capito che ci sono cose molto più importanti di "quello che diranno" di te. Sono in una fase in cui non mi interessa, vado oltre a quello che dicono.

La verità è che ora mi sento molto, molto felice perché ho ottenuto ciò che volevo, ovvero uscire da quella bolla di pressione e di richieste, dalla molestie di stampa e tifosi. Qui il calcio non è una priorità, ci sono altri sport che sopportano quelle pressioni. Il campionato sta crescendo e continuerà a crescere. Ma qui le persone per strada non ti giudicano perché hai sbagliato o segnato un gol, non ti giudicano se ti buttano fuori o no. E lo stesso accade con la stampa. Quindi, vivo con calma ed è quello che stavo cercando. Qualcosa di nuovo per me. Ora vado e mi metto in fila come chiunque altro, sono di nuovo una persona normale. A volte ti sconvolge, ma a volte dico "quanto è bello, perché è quello che volevo vivere". Sono molto felice della decisione che ho preso.

Sul suo futuro

Non sarò nel calcio, ho deciso. Quando ho lasciato la nazionale ho iniziato a prepararmi per il futuro, e sapevo già che quel futuro non sarebbe stato nel calcio. La mia vita andrà da un'altra parte. Sarei un masochista se smettessi di giocare a calcio a causa di tutto quello che ho sofferto, a causa delle richieste, e tornassi nell'ambiente calcistico. No, no, non corrisponde a quello che penso. In primo luogo, mi divertirò davvero con la mia gente, la mia famiglia. E poi qualunque cosa mi piaccia fare, la farò. Ma insisto: sono convinto che non sarò nel calcio. Mi piacerebbe studiare cucina, enologia. Vorrei giocare a padel, che adoro e ora chiaramente non posso farlo a causa del calcio. Ma prima ho intenzione di godermi davvero la mia famiglia che finora ha sopportato così tanto.

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