E come hai saputo della notizia?
"Ero a casa e la notizia ha cominciato a uscire, hanno cominciato a dire che era morto. Dissero che Diego era morto. E io ho detto: "Non può essere, non può essere". In seguito lo affermarono sempre di più, finché le immagini cominciarono ad apparire anche nel quartiere in cui viveva. E l'ambulanza e tutto il resto. E poi, mi sono reso conto che era vero".
-È molto difficile, immagino che sia quando ne parli con la tua famiglia.
"Sì, mia moglie ha un ottimo rapporto con Claudia, è stata lei ad organizzare il nostro matrimonio. Avevamo un ottimo rapporto anche con Gianinna e con Dalma. Di solito parliamo di tutto, ma in quel momento è difficile dire qualcosa. Abbiamo ancora oggi un rapporto. Loro sanno cosa ero per Diego,perché loro stessi mi hanno raccontato che quando era lì con loro diceva che ero il suo giocatore. Gli sarò eternamente grato".
CalcioNapoli1926.it è stato selezionato da Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici anche su Google News
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202512/5c56087f4239977589c3343b3205fa19.png)