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calcionapoli1926 estero Marsiglia, De Zerbi: “Mi aspettavo le scuse da Rabiot, l’ha fatto solo oggi. È tardi”

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Marsiglia, De Zerbi: “Mi aspettavo le scuse da Rabiot, l’ha fatto solo oggi. È tardi”

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Il tecnico del Marsiglia ha dato il via libera alla sospensione del francese dopo il litigio con Rowe
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Il tecnico del Marsiglia Roberto De Zerbi ha dato il via libera alla sospensione di Adrien Rabiot, dopo il litigio con Rowe di venerdì scorso, a Rennes. Ma doveva essere una sanzione temporanea e invece l'entourage del giocatore ha peggiorato tutto e si è andati verso la rottura. Questa la versione del tecnico italiano, oggi in conferenza stampa di vigilia della partita con il Paris Fc.

Marsiglia, De Zerbi sulla rottura con Rabiot

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“Non sono scandalizzato perché vengo dalla strada, ma mi sarei aspettato un Rabiot a orecchie basse e delle scuse. E le cose sarebbero rientrate nella normalità. È venuto a parlarmi solo oggi, è dispiaciuto, pensa che sia stato un provvedimento troppo severo. Ma gli ho parlato come un padre. Se fossi stato suo padre avrei fatto lo stesso. Gli ho dato un consiglio paterno e vediamo cosa ne farà. Mettiamo un po' di ordine, se in qualsiasi posto di lavoro due dipendenti si picchiano, che siano due camerieri, due avvocati o due operai, davanti ai capi, ci sono solo due soluzioni: la sospensione o il licenziamento. Con il presidente Longoria e il ds Benatia abbiamo deciso per la sospensione, e speravamo in un pentimento sincero e che si capisse che anche in una squadra di calcio esiste una gerarchia. È stata una scelta obbligata perché sono dovuti intervenire persino i nostri bodyguard.


La madre di Rabiot? Ha detto cose non vere, sono stato io a farlo capitano a Parigi e a interpormi ai tifosi parigini che gli tiravano le bottigliette. Sua madre dice che non gli ho dato una seconda chance come a Greenwood. Ma quelli di Greenwood erano fatti personali. Qui si parla di un comportamento sbagliato in un luogo di lavoro. È vero, abbaio, urlo in spogliatoio, ma sono il primo ad abbracciare i miei giocatori. Ho avuto più attenzione per suo figlio che per altri. Gli ho persino proposto di trasferirsi nella mia casa a Aix-en-Provence, e sarei andato in hotel. Voglio bene a Rabiot, doveva essere una decisione temporanea. Potevamo anche fare finta di niente, ma non perdo la dignità per una partita. È stata una decisione coraggiosa che approvo. Nei grandi club servono regole chiare che vanno rispettate. Rabiot è un bravo ragazzo, ma la situazione è stata gestita male dal suo entourage. Sarebbe stato normale tornare con le orecchie basse e chiedere scusa. E tutto sarebbe tornato nella normalità. Non abbiamo mai voluto una spaccatura definitiva. Adesso è possibile che parta. Non è facile giocare senza un giocatore del livello di Rabiot, ma cercheremo di completare la squadra. Ci aspettiamo 5-6 innesti da qui alla fine del mercato”.