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Dani Alves: “Parigi razzista. Città bella solo per una vacanza, alla lunga ti delude”

Dani Alves: “Parigi razzista. Città bella solo per una vacanza, alla lunga ti delude”

Dani Alves si racconta ai microfoni di GQ e racconta del razzismo, di cui gli è capitato di essere vittima nella sua carriera da calciatore. Un tema quantomai caldo in questi momenti, anche a causa di quanto accaduto in...

Sabrina Uccello

Dani Alves si racconta ai microfoni di GQ e racconta del razzismo, di cui gli è capitato di essere vittima nella sua carriera da calciatore. Un tema quantomai caldo in questi momenti, anche a causa di quanto accaduto in Bulgaria-Inghilterra: il match è stato fermato due volte a causa di insulti rivolti al britannico Sterling dal pubblico di casa. Immediata la reazione da parte del primo ministro locale, il quale ha chiesto e ottenuto  le immediate dimissioni del numero 1 della Federcalcio bulgara, Borislav Mihaylov.

Dani Alves sul razzismo

Considerato il momento delicato, Dani Alves ha espresso così il suo parere, ritornando sull'esperienza vissuta in Francia, al PSG, mentre adesso milita nel San Paolo "Andare a Parigi è stato interessante dal punto di vista culturale, ma alla lunga diventa stressante. Se ci vai per una settimana, sarà il viaggio più bello della tua vita, ma starci a lungo alla fine delude. Parigi mi ricorda un po' San Paolo, ma c'è più razzismo: a me non hanno mai fatto nulla, ma l'ho visto succedere e so cosa hanno passato alcuni miei amici."