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CR7 cambia ma i problemi sono gli stessi: United tanti singoli e poco squadra

Francesco Melluccio

CR7 cambia aria, ma i problemi sembrano sempre gli stessi: tante individualità ma poco gioco di squadra con annessi risultati

CR7 cambia aria, ma i problemi sembrano sempre gli stessi. CristianoRonaldo, da Torino a Manchester, ha di certo fatto sentire la sua presenza. Il ritorno trionfante ai RedDevils, con praticamente un gol a partita, non ha però portato gli stessi risultati in termini di punti. La sconfitta con lo YoungBoys in Champions e l'ultima con l'Aston Villa a Old Trafford preoccupano e non poco. Possibile che si ritorni al concetto che vigeva alla Juve? Tanti singoli e poca squadra? Forse è la presenza del fuoriclasse portoghese a creare questo blocco.

CR7 e il problema dei singoli: troppo egoista e la squadra gira male

Oltre l'acquisto di CR7, il Manchester United conta anche Varane e Sancho, di certo non molto economici. Tanti singoli che però non formano una grande squadra, come visto nelle ultime uscite. Nelle scorse settimane la leggenda RoyKeane, perno della squadra di Ferguson nei primi anni 2000, aveva definito la squadra forte ma non abbastanza per vincere il campionato.

Un altro ex capitano dello United ribadisce il concetto a Sky Sports, l'unico e inimitabile GaryNeville: "Lo dicevo anche quando vincevano, anche quando Cristiano Ronaldo segnava: non giocano sufficientemente bene da squadra per vincere il campionato. Serve unità sia in fase di possesso che in fase di non possesso. Vedo un gruppo di individualità che giocano a momenti, a volte secondo gli schemi.

Ma si vede ancora una squadra con alcuni nuovi elementi che devono trovarsi e una squadra che deve definire uno stile di gioco. Guardo Chelsea, Liverpool e Manchester City e vedo che sono squadre, questo non significa che il Manchester United non lo sarà mai, ma ora Ole deve portare lo United a essere una squadra".