ROMA - "Il mio lavoro e' sempre a rischio e lo amo per questo. Le pressioni mi esaltano". Maurizio Sarri non teme l'esonero sebbene la sua panchina al Chelsea venga data per traballante dopo i recenti risultati, su tutti lo 0-4 contro il Bournemouth che ha rappresentato la terza sconfitta di fila esterna per il Chelsea. A Stamford Bridge gli allenatori hanno vita dura: in 15 anni si sono alternati in 12. "Sono arrivato qui da Napoli, che avevo portato in Champions per il terzo anno di fila - ha ricordato Sarri - Qui il livello è molto alto ma non è che in Italia fosse così basso, anzi. Penso ci fossero maggiori pressioni a Napoli, dove c'è una sola squadra e dunque la pressione da parte dei tifosi è enorme. Ma nessun problema, io voglio rimanere me stesso. Se sono un sognatore, resterò un sognatore. Se voglio divertirmi col mio calcio, continuerò a giocare il mio calcio. Se credo che l'organizzazione in una squadra sia tutto, non posso cambiare idea". Il tecnico che oggi affronta l'Huddersfield non nasconde le difficoltà. "E' molto complicato allenarsi qui perché già ad agosto si comincia a giocare ogni tre giorni e in cinque mesi abbiamo avuto solo una settimana con una partita. Per cui è molto difficile migliorare i singoli giocatori e la squadra, stiamo provando a cambiare qualcosa ma c'è poco tempo".
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Chelsea, Sarri: «Io a rischio? A Napoli c'erano più pressioni»
ROMA – "Il mio lavoro e' sempre a rischio e lo amo per questo. Le pressioni mi esaltano". Maurizio Sarri non teme l'esonero sebbene la sua panchina al Chelsea venga data per traballante dopo i recenti risultati, su tutti lo...
Roma, non solo Sarri per il dopo Di Francesco Corriere dello Sport.
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