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Dopo 21 anni è addio tra Messi e Barcellona: il vero motivo della rottura

GRANADA, SPAIN - FEBRUARY 03: Lionel Messi of FC Barcelona looks on  during the Copa del Rey match between Granada and Barcelona at Estadio Nuevo Los Carmenes on February 03, 2021 in Granada, Spain. Sporting stadiums around Spain remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Fran Santiago/Getty Images)

Dopo ben 21 anni in maglia blaugrana: quattro nelle giovanili e diciassette in prima squadra, Lionel Messi lascia il Barcellona

Claudia Vivenzio

Ormai è ufficiale: Lionel Messi e il Barcellona si separano. Stando al comunicato però è una rottura per cause esterne: in particolare il club fa riferimento ad "ostacoli finanziari e strutturali" della Liga.

Il vero motivo della rottura tra Messi e il Barcellona

 (Getty Images)

Il Barcellona e Lionel Messi si separano - così come si legge nel comunicato ufficiale - a causa di "ostacoli finanziari e strutturali" della Liga. Il club si riferisce alle norme della Liga e in particolare al "tetto salariale" del campionato spagnolo, detto, più tecnicamente, del "limite di costo della rosa sportiva" (limite de coste de plantilla deportiva).

Si tratta in sostanza di un limite di spesa che ogni club propone e giustifica nel rispetto del budget a disposizione. Spetta poi all’Autorità di convalida della Liga il compito di approvare o negare la soglia proposta - come spiega Calcio e Finanza. Approvazione o negazione basata su un limite economico stabilito dalla Liga che serve a garantire la stabilità finanziaria di una società. Tale cifra però comprendere più voci e varia per ogni club.

Le voci del "tetto salariale"

Come si evince dal regolamento della Liga, infatti, il “limite di costo della rosa sportiva” comprende diverse voci:

  • Le retribuzioni salariali, fisse o variabili
  • Le retribuzioni per cessioni dei diritti d’immagine collettivi o individuali
  • Gli ammortamenti dei costi di acquisizione dei calciatori
  • Le quote della previdenza sociale
  • Indennizzi a carico dei club per la fine dei rapporti di lavoro
  • I costi per la retribuzione (o di altro tipo) di giocatori ceduti a titolo temporaneo ad altre società
  • Dunque, anche per la stagione 2020/21 – e la stessa cosa avverrà per il 2021/22 – la Liga ha pubblicato per ogni club di prima e seconda divisione i limiti di spesa per la stagione. Come ogni anno, sono stati resi pubblici i dati per i 42 club professionistici, inevitabilmente influenzati dalla crisi portata dall’emergenza Coronavirus.

    A tal proposito, il Barcellona è una delle società che è stata più danneggiata dalla pandemia, come si evince dal limite in calo di quasi 310 milioni di euro tra la sessione di mercato invernale del 2020 (l’ultima non influenzata dalla pandemia) e quella del mercato invernale 2021. Il limite è passato da 656,43 milioni a 347 milioni, un calo che impone al Barcellona delle riflessioni in ottica mercato, considerando gli arrivi già ufficializzati di calciatori come Aguero e Depay, operazioni portate a termine a zero ma con esborsi importanti in termini di ingaggi. Ed è qui che si inserisce il nodo Messi: l'ingaggio del 10 avrebbe avuto un impatto significato e la Liga non ha fatti sconti, neanche a Lionel Messi.