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Valdifiori: “Lobotka fa la differenza al Napoli, il gol di Zaza uccise il sogno scudetto”

Susy Fiorillo

Le parole in esclusiva dell'ex centrocampista del Napoli

Mirko Valdifiori, ex centrocampista del Napoli attualmente svincolato, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di CalcioNapoli1926, soffermandosi sul suo esordio nella squadra allenata da Sarri e sul amarissimo gol della Juve che nel 2016 li ha allontanati dal sogno scudetto.

Valdifiori sul proprio futuro e l'avventura a Napoli

Ciao Mirko, attualmente sei svincolato, stai cercando una nuova squadra?

“La mia volontà è quella di continuare a giocare per almeno uno o due anni, mi manca lo spogliatoio e continuo ad allenarmi. Intanto ad agosto ho iniziato a Coverciano il percorso per diventare allenatore”.

Lo scorso anno hai giocato a Pescara, com’è stato il passaggio dalla Serie A alla Serie B. Noti differenze?

“In Serie A il livello di qualità è sicuramente più alto, mentre il campionato di Serie B lo definirei più fisico. Si nota il divario tecnico fra le due categorie”.

Sei arrivato al Napoli dopo una stagione pazzesca all’Empoli. Come ricordi il tuo esordio in maglia azzurra?

“La stagione all’Empoli mi ha messo in luce, non mi sarei mai aspettato di giocare in Serie A, è stata una grande soddisfazione. La chiamata del Napoli per me è stata motivo di orgoglio e mi fa sempre piacere parlarne, anche se non è stata una stagione esaltante all’interno del campo. Speravo potesse andare meglio per me in campionato, però calcare uno stadio del genere e giocare in Europa con una squadra del genere è stato davvero emozionante”.

Dopo poche giornate da titolare, Sarri, tuo allenatore già in Toscana, decise di sostituirti con Jorginho.

Come hai vissuto la sua decisione?

“Avevo davanti un grande giocatore e quando fai parte di grandi squadre sai che la concorrenza è tanta. Sicuramente speravo di giocare un campionato da protagonista ma il modulo 4-3-1-2 adottato dal mister non era ritagliato per quel Napoli e quando Sarri ha sperimentato per la prima volta il 4-3-3 facendo giocare Jorginho sappiamo che la squadra ha iniziato a fare grandi cose”.

L'amaro gol della Juve nel 2016

Ricordiamo la partita del 13 febbraio 2016 contro la Juve: con il gol di Zaza all’88° i bianconeri sorpassarono il Napoli che era in testa alla classifica. Cosa è cambiato da quel momento?

“Ricordo con dispiacere quel momento perché eravamo in testa alla classifica e sicuramente quel gol ha influito psicologicamente sulla squadra. Da quel momento la Juve ha iniziato a credere nello scudetto mentre il nostro entusiasmo è andato a scemare”.

Sui giocatori decisivi del Napoli di Spalletti

Credi che nel Napoli di Spalletti ci sia un giocatore che fa la differenza?

“Credo che sia la squadra a fare la differenza altrimenti non sarebbe prima in Italia e in Europa. Se dovessi fare un nome ti direi Lobotka, sta giocando davvero bene”.

Credi che Simeone e Raspadori possano compensare sabato l’assenza di Osimhen e Politano?

“Penso proprio di si, Simeone sta vivendo un momento magico, Raspadori viene da due gol in nazionale. Sicuramente bisogna stare attenti ai granata, non sarà semplice la partita, Juric ha sempre tentato di mettere in difficoltà il Napoli”.

Il pronostico di Napoli-Torino

Il tuo pronostico…

“Non mi piace fare pronostici, anche perché tanti giocatori rientrano stanchi dopo aver giocato in Nazionale. Sicuramente il Torino proverà a riscattarsi dopo le due sconfitte con Inter e Sassuolo, ma spero nella vittoria del Napoli”.