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ESCLUSIVA Strocchia: “Arbitri? Stagione disastrosa. Sul razzismo si osservi caso Jesus”

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L'ex arbitro ha analizzato ai nostri microfoni la stagione dei fischietti e detto la sua sul Napoli e sullo scottante tema del razzismo
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Felice Strocchia, ex arbitro, è intervenuto ai nostri microfoni per analizzare il momento del Napoli dopo la deludente sconfitta interna contro l'Atalanta e dire la sua opinione sulla difficile stagione degli arbitri. Di seguito le sue parole:

Napoli-Atalanta 0-3, e ora?«Sabato ci si aspettava una svolta importante contro una diretta concorrente nella corsa ad un posto per la prossima Champions League, abbiamo fallito. Prestazione disastrosa e umiliante per tutti i tifosi napoletani. Credo che a questo punto, vista la classifica attuale, l’unico obiettivo raggiungibile è centrare il posto in Europa League, anche se sarà difficile perché ci sono squadre subito a ridosso che sono più in forma del Napoli. L’unica nota positiva è il calendario a nostro favore. Certo sarebbe un grande fallimento non centrare un posto in Europa, dopo tanti anni in cui siamo stati sempre presenti, un grave danno d’immagine ed economico».


Garcia, Mazzarri, Calzona: nessuno dei tre è riuscito a dare identità e solidità al Napoli«Dal primo momento sono stato scettico sull’esonero di Garcia, pur essendo la quarta scelta di De Laurentis, è un allenatore che ha respiro internazionale. Infatti, anche se le prestazioni sono state altalenanti, ci aveva lasciati in posizione per qualificarci in Champions. Il suo più grande errore, secondo me, non aver creato la giusta empatia con l’ambiente tutto. L’errore più grande, ad ogni modo, non aver capito che l’addio di Spalletti e di Giuntoli, si sapeva già da aprile, sarebbe stato un momento di rottura e di disgregazione. De Laurentis nella sua convinzione credeva che chiunque potesse guidare una squadra che l’anno precedente aveva sbaragliato qualsiasi avversaria. Eppure già dalle ultime prestazioni dello scorso anno si poteva arguire che qualcosa si era incagliato. In più l’addio di Kim e non averlo degnamente sostituto ha indebolito la difesa in maniera irreversibile. Sì è continuato con gli errori con la campagna acquisti di gennaio, dove il solo Traorè si eleva».

Il Napoli va verso il ridimensionamento degli obiettivi dopo il fallimento della stagione in corso?«Credo che non centrando la qualificazione in Champions il Napoli dovrà ridurre inevitabilmente i suoi obiettivi. Suppongo che venderà i suoi pezzi migliori, due già sicuri, Zielinski ed Osimhen. Altri già sono stati contattati… le mie aspettative riguardo il futuro non sono delle più rosee. Sicuramente un punto di partenza deve essere l’abbandono da parte del presidente De Laurentiis del suo egocentrismo. La società deve essere dotata di una struttura ad ampio respiro con responsabilità ripartite tra professionisti validi che avranno piacere di lavorare in sinergia con il Presidente e non essere suoi subalterni senza potere decisionale. ADL ci ha portato ai massimi livelli in questi anni, oggi purtroppo abbiamo toccato il fondo, riconoscere i propri errori sarebbe già un punto di partenza importante. Un DG, un Team Manager importanti ed autonomi potrebbero essere gli artefici della rinascita, in caso contrario la vedo nera per il futuro».

Stagione difficile anche per gli arbitri«La mia considerazione sull’andamento della stagione arbitrale è completamente negativa. Nemmeno il VAR li salva più, mai così tanti errori, una lotta di potere dietro la stagione più nera. Tanti errori gravi e molti arbitri fermati dal designatore. Secondo me il sistema Rocchi non funziona, il caos arbitrale è arrivato ai massimi livelli, qualche settimana fa c’è stato un primo segnale di disagio con l’esternazione alle IENE di un arbitro, molti scheletri negli armadi sono stati rivelati. Il momento di rottura totale è avvenuto con le dimissioni di Abbatista, uno dei migliori Varisti, la situazione è in continuo divenire e molto presto ci potrebbe essere una rivoluzione a modificare la classe arbitrale. Molti dirigenti sono legati alla poltrona, altri che sono stati esclusi spingono affinché possano subentrare agli attuali. Come uscire da questo pantano? Il settore arbitrale svincolato dalla Federazione, autonomo, ma questo non avvera’ mai… ci sono troppi interessi in gioco». 

Quale futuro per il Napoli?«Bisognerà aspettare i prossimi risultati in campionato. Il nuovo progetto sarà strettamente legato ai risultati. Da lì dipenderà se ci saranno delle fuoriuscite importanti di calciatori. In mancanza del salvadanaio Champions i prossimi progetti saranno ridimensionati. Il nuovo allenatore, se sarà un nome importante, potrebbe essere un viatico per nuove ed importanti prospettive».

Il razzismo è tornato ad essere, purtroppo, un tema caldo legato agli stadi e al mondo del calcio«A parole l’impegno da parte della Federazione c’è… nei fatti nulla. Il caso Juan Jesus docet e mi fermo qui….».

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