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Statua Maradona, Sepe: “Volevo donarla alla città, c’è stata incomprensione”

sepe maradona
Parla l'artista, scultore della statua

Alessia Vindice

A seguito dei fatti, già noti, relativi alla scultura di Maradona, l’artista napoletano Domenico Sepe ha parlato a cuore aperto ai nostri microfoni: tangibile il dolore per l’affronto subito, la sensibilità di colui il quale modella l’arte. Parole che toccano il cuore. Parole che mai avremmo dovuto leggere. Domenico in ogni caso ha lasciato nel cuore dei tifosi napoletani un segno indelebile, il suo Maradona che ora è il Maradona di tutti.

Statua Maradona, parla l'artista Domenico Sepe

statua maradona
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Le parole di Domenico Sepe: “Ho modellato la scultura di Maradona ed è documentato ovunque, si tratta di una personale iniziativa ispirata al rapporto con mio padre. La proposi al calcio Napoli che non mi diede risposta e successivamente al comune. Ero semplicemente intenzionato a posizionare l’opera allo stadio, sempre e solo allo stadio, nel ricordo della mia adolescenza condivisa con mio padre, e non altrove.

La volevo donare alla città e soprattutto al popolo napoletano. Questa scultura non c’entra in nessun modo con il contest per una scultura per Piazzale Tecchio, che è stato indetto successivamente alle mie dichiarazioni di dono della mia opera. Opera che nelle mie intenzioni andava posizionata all’esterno dello stadio.

Opera già edita e famosa in tutto il mondo per cui non partecipante a nessun contest. Si è fatto confusione. Una grande incomprensione.

Il mio è stato un dono personale al popolo napoletano. Accettato dall’amministrazione comunale. Semplicemente. Tutto il resto, e soprattutto quello che si è creato dopo, è solo frutto di una colossale incomprensione. Nessuno mi ha commissionato l’opera. Tutto ciò mi fa rabbrividire , mi offende profondamente per ciò che rappresenta questa scultura per me e mio figlio. Dopo due giorni dalla morte di Diego ero lì a modellare in bottega dichiarando la mia intenzione al mondo intero, e raccontavo sui social perché e per cosa stavo realizzando Maradona. Oggi è il primo anniversario della morte di mio padre e questa dichiarazione la faccio a suo nome. Ancora vivo quando ho modellato Diego. Dio perdona loro perché non sanno quel che fanno".