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Esclusiva – Agostinelli: “Il segreto del Napoli è il gruppo. Spalletti ha un compito”

Giuseppe Ferrara

In esclusiva ai nostri microfoni Andrea Agostinelli per analizzare la stagione del Napoli

Durante la pausa per il Mondiale è opportuno analizzare e giudicare la prima parte di stagione di questo "nuovo" Napoli. Per approfondire al meglio l'attuale campionato dei partenopei, in esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto Andrea Agostinelli, ex calciatore, allenatore e dirigente sportivo.

Agostinelli: "Spalletti alla ripresa dovrà far rendere il gruppo al meglio"

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Credo sia opportuno partire dalla sosta Mondiale che ha di fatto bloccato la Serie A. Secondo lei quanto può influire sulla ripresa dei campionati e sulla stagione del Napoli? 

"Sicuramente una sosta così lunga lascia tanti punti interrogativi. Per le squadre in difficoltà può essere una grande opportunità. Ciò pero non significa che le squadre in ottima forma debbano per forza risentirne alla ripresa del campionato".

Lei è un uomo di calcio, un allenatore esperto che ha guidato anche rose estere. Secondo lei quali sono le grandi differenza tra l'Italia e i restanti paesi?

"Ciò che si intravede subito è la differenza di intensità di gioco. Basti guardare due match contemporaneamente per notare quanto ho appena detto. Infatti, quando si affrontano squadre estere anche meno blasonate riescono ugualmente a mettere in difficoltà i club italiani."

L'inizio di stagione del Napoli è stato esilarante sotto tutti i punti di vista, ma secondo lei qual è il vero punto di forza della squadra di Spalletti?

"Il vero segreto di questa squadra è il gruppo. Tutti coloro che sono scesi in campo hanno dato un contributo importante. Come giusto che sia c'è chi si vede di più e chi meno, ma il merito è di tutti. L'esempio più lampante è l'assenza di Kvaratskhelia negli ultimi match, i quali sono stati vinti ugualmente dal Napoli".

Come dicevamo in precedenza, la ripresa può creare problemi a tanti club. Secondo lei quale potrebbe essere il punto debole dei partenopei?

"Io credo e spero che il Napoli non ne abbia. Il compito di Spalletti è quello di far rendere tutti al meglio, proprio come nella prima parte di stagione. La squadra è completa in tutti i reparti, partendo dal portiere fino ad arrivare all'attacco.  Il vero problema potrebbe essere la perdita di condizione adeguata per i calciatori, questo è l'unico dubbio".

Nella prima parte di stagione, oltre al gruppo squadra ci sono stati alcuni calciatori che hanno fatto la differenza. Secondo lei qual è l'uomo indispensabile per gli azzurri?

"Se devo fare un nome dico Lobotka. In sua assenza la squadra ne risente e potrebbe essere il giocatore più importante per questo gruppo".

Oltre alla carriera prima da calciatore e poi da allenatore, lei ha avuto un passato da dirigente sportivo. Il nome di Kvarastkhelia era già conosciuto prima dell'acquisto del Napoli?

"Assolutamente no. Tutto il merito va alla società che lo ha seguito per ben quattro anni. Bisogna fare i complimenti alla coppia Micheli-Giuntoli per il gran lavoro svolto".

Proprio in questi giorni si sta svolgendo il Mondiale in Qatar, che purtroppo l'Italia è costretta ancora una volta a guardare da spettatrice. Secondo lei qual è la squadra favorita per la vittoria finale?

"Non saprei dire la squadra candidata alla vittoria. Mi viene in mente la Francia, che nonostante l'infortunio di Benzema ha a disposizione altri calciatori con grandi qualità. Ciò nonostante faccio fatica a trovare la possibile vincitrice. Chissà che non ci sia una sorpresa".

Tornando invece all'Italia, alla Serie A. Secondo lei qual è la favorita per lo scudetto?

"Assolutamente il Napoli. Purtroppo si tratta di una città molto scaramantica,  ma al momento qualsiasi persona direbbe che il club azzurro è favorito per la vittoria del tricolore. Ciò non significa vincerlo ma essere tra le candidate sicuramente si, visti anche gli otto punti di vantaggio".

Da gennaio comincerà un nuovo campionato e le gerarchie potrebbero cambiare. A tal proposito, qual è secondo lei la vera rivale per gli uomini di Spalletti?

"Io vedo sempre Milan, Inter e forse la Juventus. I bianconeri hanno ancora molto da dimostrare, anche se nell'ultimo mese e mezzo la squadra è tornata ad essere competitiva".

 

A cura di Giuseppe Ferrara in collaborazione con Leonardo Litterio

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