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ESCLUSIVA – De Nicola: “Il calcio ha di nuovo bisogno dei tifosi. De Laurentiis cambierà idea su Gattuso? Magari ora è Rino che non vuole restare”

Giovanni Frezzetti

Le parole, in esclusiva ai nostri microfoni, dell'ex medico sociale del Napoli che ha fatto il punto sulla condizione fisica della squadra di Gattuso e sul futuro del calcio ai tempi del Covid

Il dottor Alfonso De Nicola, con il suo lavoro attento e scrupoloso, è stato un tassello fondamentale nella costruzione del Napoli del presidente De Laurentiis. In esclusiva ai nostri microfoni, De Nicola ha fatto il punto sugli sulla condizione fisica della squadra di Gattuso e ha parlato della situazione del mondo del calcio ai tempi del Covid. Di seguito l’intervista.

De Laurentiis confermerà Gattuso? Magari ora è Rino che non vuole restare

Come ha visto il Napoli in queste ultime partite? La ripresa fisica è dovuta anche alla famosa settimana tipo?

“Sembra che sia questo. Anche l’anno scorso Gattuso all’inizio ha avuto qualche difficoltà. Poi ha avuto la possibilità di allenare bene la squadra ed ha concluso la stagione portando anche a casa un trofeo. Credo che il periodo più difficile sia superato”.

Zielinski come l’ha visto?

“Sicuramente nell’ultimo periodo ha avuto una crescita fisica. Ma io penso che il suo problema sia stato il Covid. Sono convinto che chi ha contratto il virus si porterà dietro qualche piccolo problema. Questo è ancora da dimostrare, è una mia idea”.

Pensa che sia giusto vaccinare i calciatori?

“Se col vaccino si riuscisse a normalizzare il calcio sarei favorevole. Già si parla di Europeo a porte aperte. L’azienda calcio può andare avanti solo coi tifosi, se continua così è dura. Si va verso un ridimensionamento di tutto. Il pubblico serve anche per dare un’entrata certa a tanti club che ne hanno bisogno. Speriamo che in estate si ritorni un po’ alla normalità ma sempre mantenendo certe regole come le distanze e le mascherine”.

Ora c’è la sosta per le nazionali: quanto è alto il rischio Covid a causa dei viaggi?

“Al di là del Covid mi preoccupano gli infortuni. In passato a Napoli abbiamo avuto delle brutte esperienze, ogni volta che c’era la sosta tornava un calciatore infortunato. Milik la prima volta si fece male in nazionale. Su questo non cambia nulla rispetto al passato. Ogni società dovrebbe monitorare sul campo i nazionali, supportando gli staff medici delle federazioni. Spesso gli infortuni sono dovuti anche ad allenamenti completamente diversi che si svolgono in nazionale rispetto al club”.

L’exploit del Benevento…

“L’emozione più grande che potrà dare il Benevento sarà riuscire a salvarsi a fine stagione. La vittoria con la Juve ha dato morale e spinta, ma la strada è ancora lunga. Spesso battere le cosiddette big può far montare la testa e perdere di vista l’obiettivo”.

Lei che l’ha allenato: Denis e Gaich si somigliano?

“Un po’ si, ma secondo me è molto più simile a Vlahovic. È un buon calciatore. Forse Denis era leggermente diverso anche fisicamente. Gaich ha una struttura fisica pazzesca”.

Conoscendo De Laurentiis, un ripensamento su Gattuso lo avrà?

“Le cose si fanno in due. Può anche essere che ora Gattuso non voglia restare al Napoli dopo tutto quello che è successo”.

E quindi tornerà Sarri o Benitez, e anche lei…

“Lo ripeto sempre, a De Laurentiis non piacciono le minestre riscaldate. Se dovessi tornare sarei contentissimo, ma per ora non c’è nulla sul piatto”.

A cura di Giovanni Frezzetti

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