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ESCLUSIVA – Colonnese: “Maradona e Ronaldo simili in una cosa. Quando andai via da Napoli piansi. Gattuso? Ha bisogno di altre chances, anche se Allegri…”

ESCLUSIVA – Colonnese: “Maradona e Ronaldo simili in una cosa. Quando andai via da Napoli piansi. Gattuso? Ha bisogno di altre chances, anche se Allegri…”

Francesco Colonnese, ex difensore di Napoli, Roma, Lazio e Inter, Cremonese e Siena, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per ricordare la propria esperienza all’ombra del Vesuvio e per dire la sua sulle ultime vicende di casa...

Giuseppe Canetti

Francesco Colonnese, ex difensore di Napoli, Roma, Lazio e Inter, Cremonese e Siena, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per ricordare la propria esperienza all'ombra del Vesuvio e per dire la sua sulle ultime vicende di casa azzurra e del campionato italiano. Di seguito l'intervista.

Colonnese: "Ronaldo e Maradona, due campioni dentro e fuori dal campo"

 Foto by Getty

Lei ha giocato negli anni d'oro del campionato italiano. Il calciatore più forte con cui ha condiviso lo spogliatoio e quello più difficile da affrontare.

"Il calciatore più forte con cui ho giocato è Ronaldo. Per quanto riguarda l’attaccante più difficile da marcare, dico Vieri, come italiano. Come straniero invece Batistuta".

Ronaldo e Maradona, differenze e similitudini.

"Maradona aveva ancora più estro di Ronaldo, era più funambolico del brasiliano. Però Ronaldo era la velocità, la tecnica e la strapotenza fisica al servizio della squadra. I due si somigliavano in una cosa: erano entrambi ragazzi molto umili, alla mano, che si sono sempre fatti voler bene dai compagni di squadra. Quindi hanno dimostrato la loro grandezza non solo essendo grandi campioni in campo, ma anche grandi uomini nello spogliatoio".

Cosa le ha lasciato l'esperienza a Napoli?

"Napoli mi ha dato tanto, è una città che mi è rimasta nel cuore e a cui sono molto legato. Infatti ci torno spesso. Io sono di Potenza e ho avuto modo di conoscere la realtà di Maradona da vicino. Mio padre era tifosissimo del Napoli, veniva sempre a guardare le partite al San Paolo. Mi ha colpito tanto l’esperienza partenopea, perché ero vicino casa e giocavo in una piazza bellissima. Quando sono andato via ho dovuto abbandonare tanti amici. Sono andato via tra le lacrime perché volevo rimanere a Napoli. Il mio obiettivo era continuare la mia carriera all'ombra del Vesuvio, ma Ferlaino non mi riscattò e andai all'Inter. Il calcio è incredibile: tra lacrime di sofferenza lasciai Napoli, una città dove veramente stavo bene, per andare a Milano, dove poi mi sarei realizzato, vincendo la Coppa Uefa e completandomi professionalmente".

La Coppa Italia. Una competizione che ha vinto con la Lazio e che in maglia azzurra ha solo sfiorato: in finale vi arrendeste ai supplementari con il Vicenza. A quei tempi si giocava la doppia sfida. Lei disputò soltanto la partita di andata. In ogni caso, che ricordo ha di quest'esperienza?

"Sì, io giocai soltanto la partita di andata. Saltammo in tre la sfida di ritorno per squalifica. L’andata fu una partita memorabile: vincemmo uno a zero con goal di Pecchia. Ed era un risultato che ci andava bene, perché si pensava che bastasse poco per portare a casa la Coppa, mentre invece non fu così. Andammo lì con una squadra rimaneggiata e poi perdemmo. Il ricordo dell’andata, tuttavia, è meraviglioso. Lo stadio San Paolo era stracolmo, allora era ancora aperto anche il terzo anello, e c’era un entusiasmo pazzesco in città".

Colonnese: "Gattuso ha bisogno di un'altra possibilità. Ma Allegri..."

 Foto by Getty

Hysaj e Maksimovic, probabilmente, lasceranno il Napoli la prossima estate in virtù del fatto che il loro contratto con il club azzurro scadrà. Mi faccia due nomi per rimpiazzarli: un difensore affermato ed un prospetto.

"Il Napoli deve assolutamente comprare un terzino sinistro, dal momento che Hysaj anche essendo destro spesso e volentieri si adatta a sinistra. Spinazzola potrebbe essere un calciatore che fa al caso del Napoli, o un altro con caratteristiche simili. Io punterei su un italiano, anche Emerson Palmieri. Per quanto riguarda la partenza di Maksimovic, dico che sicuramente in questo caso il Napoli avrebbe bisogno di un uomo per completare il reparto, però penso vada promosso Rrahmani. Su questo ragazzo il Napoli ha investito molto, e bisogna capire anche se dovrà avere un ruolo da protagonista oppure no. Io punterei su di lui. Soprattutto perché, in questo momento, non vedo in giro difensori da grande squadra".

Lei ha giocato sia a Roma che a Napoli. Due piazze molto calde. Un commento su quello che sta accadendo in casa dei giallorossi e dei partenopei.

"Beh, che dire la Roma è terza. Sicuramente sta facendo il suo campionato. Poi è chiaro, Roma è una piazza esigente: vuole sempre di più. Fonseca è stato messo sotto i riflettori, ma sta facendo un buon campionato. I giallorossi non sono partiti per vincere lo Scudetto, bensì per rientrare tra le prime 4, e sono lì. Il Napoli sta facendo peggio del previsto. Gli azzurri sono una squadra molto forte e onestamente i punti di distacco sono un pò troppi per la qualità che ha il gruppo. Bisognerebbe avere un rendimento migliore, soprattutto con le compagini medio-basse".

Cosa pensa riguardo le tante critiche a Gattuso?

"Ripeto, il calcio è incredibile! Fino a un mese fa, dopo la vittoria della Coppa Italia, Gattuso sembrava che fosse uno dei migliori, invece adesso viene contestato. Il calcio è così. Purtroppo i risultati non gli stanno andando incontro. Secondo me bisogna ancora crederci, ho la sensazione che il Napoli possa ancora riprendersi e ritornare ai vertici. Nelle prossime partite servirà fare punti. Presumo che ora come ora la società e la squadra stiano ancora con Gattuso. È stata giusta la sua conferma. Bisogna dargli ancora qualche possibilità, perché è un allenatore in costruzione e necessita di avere qualche chance in più. Poi è ovvio, se dovesse continuare così...i risultati nello sport contano tanto. Un allenatore che potrebbe fare bene a Napoli è sicuramente Allegri, perché la squadra è adatta al suo modo di giocare".

Corsa Scudetto, è ancora tutto aperto?

"Le milanesi stanno facendo molto bene. Io vedo l’Inter come favorita allo Scudetto. L’abbiamo visto anche in Coppa italia nel derby. I rossoneri stanno calando un attimino. Hanno perso contro Juve, Atalanta e Inter. Per il titolo dico: Inter, Milan e Juve sopra tutte le altre, con il Napoli un pò staccato".

Lei era un difensore di razza. Chi è attualmente il migliore nel ruolo in Serie A?

"Koulibaly per me è il difensore più forte della Serie A, anche se in questo momento non sta rendendo al meglio. Per me strutturalmente è il difensore più forte del campionato italiano".

a cura di Giuseppe Canetti

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