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ESCLUSIVA – Collovati: “Insigne? Teniamocelo stretto! Mi spiazza il silenzio del presidente. Su Gattuso…”

Giuseppe Canetti

Fulvio Collovati, nato a Teor il 9 maggio 1957, è stato un grande difensore centrale in attività tra gli anni ’70 e ’90. Ha giocato con Inter, Milan, Roma, Udinese e Genoa, venendo regolarmente convocato in Nazionale italiana. In...

Fulvio Collovati, nato a Teor il 9 maggio 1957, è stato un grande difensore centrale in attività tra gli anni '70 e '90. Ha giocato con Inter, Milan, Roma, UdineseGenoa, venendo regolarmente convocato in Nazionale italiana. In maglia azzurra si è laureato Campione del Mondo nell'edizione dei mondiali del 1982 tenutasi in Spagna.

L'ex calciatore è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per analizzare le vicende di casa Napoli in vista dell'importantissima gara con la Roma, per dire la sua sui prossimi impegni della Nazionale e per fare il punto della situazione riguardo il campionato di Serie A. Di seguito l'intervista.

"Critiche troppo frettolose nei confronti di Gattuso"

Napoli

Tutti troppo precipitosi nel dubitare nel lavoro di Gattuso?

"Come spesso succede nelle piazze più focose, nel giro di un mese si passa da Gattuso-out ad una sua rivalutazione. Secondo me ci vorrebbe più equilibrio nei giudizi. Nel criticare il tecnico, non si è tenuto conto che ha lavorato per mesi senza Mertens e Osimhen. Poi, si sono fatti male Petagna, Lozano e così via. È una stagione molto particolare, in cui tutte le squadre hanno problemi tra infortuni e Covid. Ci sono, dunque, state critiche troppo frettolose a mio modo di vedere. Personalmente io non ho mai parlato male di Rino perché è un lavoratore e bisogno lasciarlo lavorare".

E De Laurentiis?

"Io non so se lui ha chiamato qualche allenatore oppure no. Se lo avesse fatto rientrerebbe nel lavoro di presidente, non c'è nulla di strano. Quello che più mi spiazza è il suo silenzio di fronte a tutte queste voci".

Sull'assetto societario: servono nuove figure all'interno dell'organigramma?

"Può darsi, però molto volte i problemi all'interno delle società sorgono proprio perché ci sono troppe persone. Lo dico per esperienza personale. A questo punto, meglio poche figure. Tuttavia queste poche figure devono essere messe in condizione di lavorare. Ad esempio, se il Napoli ritiene Giuntoli un profilo all'altezza deve continuare a dargli fiducia e poteri".

Sul futuro del club

"Bisogna capire la strategia della società, ambizioni e progetti, chi sarà l'allenatore. Dopo ti siedi a tavolino e a seconda della posizione in cui si giungerà si programmerà la prossima stagione. Ora come ora è prematuro. Può darsi che la squadra venga ringiovanita".

"Insigne ora è un calciatore maturo"

Nazionale

L'ultima sosta delle Nazionali è stata 'tragica' tra infortuni e Covid...

"C'è da dire che questi ultimi due anni sono stati particolari, stiamo vivendo un calcio anomalo. È evidente che la sosta può dar molto fastidio ai club, dal momento che stiamo per entrare nel clou della stagione. Tuttavia va accettata poiché era in calendario da tempo".

Lorenzo Insigne, dalla "Svezia" a leader azzurro ai prossimi Europei

"Lo vedo molto cresciuto, a livello di personalità e di convinzione. Evidentemente si è reso conto che ha un ruolo importante. Per la sua consacrazione anche Gattuso ha avuto un ruolo fondamentale: lo ha responsabilizzato. Tutto ciò mi fa estremamente piacere perché è un giocatore importante che ci dobbiamo tenere stretto".

"Roma-Napoli sarà decisa sugli esterni"

Serie A

Lo Scudetto è già stato assegnato?

"Nel calcio ne ho viste di tutti i colori. A maggior ragione in quest'annata caratterizzata dal Coronavirus possono succedere tante cose, ma onestamente soltanto l'Inter può perdere lo Scudetto. Non vedo squadre in grado di fare grandi exploit, nè Antonio Conte mi sembra il tipo che si faccia soffiare il tricolore...".

Che pensa del caso Juve-Napoli bis?

"La Roma ha ragione. Ormai non ci sono più regole. Non è normale che due presidenti decidano di rinviare la partita a seconda dei propri comodi. Il calcio dovrebbe essere guidato diversamente. Io mi auguro che dalla prossima stagione si agisca diversamente, mettendo al centro il rispetto delle regole. Quest'anno abbiamo visto di tutto. Dunque, in questo caso i giallorossi non hanno tutti i torti. Però, dico io: invece di mandare lettere, ci si impegni nelle assemblee di Lega per stilare regolamenti seri. Non è possibile che tutti se ne approfittino di un regolamento che è sempre equivoco".

Su Roma-Napoli?

"La Roma viene da una bruttissima prestazione contro il Parma, e sarà spinta da un desiderio di rivalsa. Tuttavia, la compagine capitolina ha difficoltà oggettive, ha preso 40 goal. Tra le prime sette in classifica è la squadra che ha subito più reti. Poi, è sempre venuta meno negli scontri diretti. Sarà una partita che si giocherà molto sotto l'aspetto psicologico. I calciatori della Roma hanno la pressione della piazza. Il Napoli dovrà sfruttare queste debolezze. Però gli azzurri dovranno stare anche attenti, perché Fonseca gioca un calcio molto offensivo e poi già precedentemente ha dimostrato di saper rigenerare la squadra. Borja Mayoral è molto pericoloso. Poi, c'è Spinazzola, che è un esterno molto offensivo. Secondo me la partita sarà decisa proprio sulle fasce. Dal lato dei partenopei, Insigne e Politano potrebbero risultare determinanti".

Parlavamo dell'aspetto psicologico, il Milan crollerà? E il Napoli ce la farà a qualificarsi in Champions?

"Io penso che il Milan non è certamente in un buon momento, nel 2021 ha già perso cinque gare. Ora è una squadra stanca, è una squadra che ha dato tanto, forse di più di quello che poteva dare. Però è un ambiente che non vive pressioni: nessuno gli aveva chiesto di vincere lo Scudetto.  Io sono certo che si qualificherà alla prossima Champions League arrivando al quarto posto. Il Napoli deve fare risultato a Roma. In generale, con l'organico al completo o quasi, può arrivare tra le prime quattro". 

a cura di Giuseppe Canetti

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