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editoriali

Verso Ajax-Napoli, i “dubbi” di formazione di Luciano Spalletti

ajax napoli
Che poi, in fondo, proprio non possiamo chiamarli dubbi

Emanuela Castelli

Neanche il tempo di archiviare la bella vittoria contro il Torino, che è già tempo di Ajax-Napoli

Ajax-Napoli, come scenderanno in campo gli azzurri? Intoccabile, al momento, il 4-3-3, ma diversi i ballottaggi per Luciano Spalletti

lozano

Non possiamo definirli dubbi di formazione. Perché i dubbi portano pensieri, tolgono il sonno la notte. Ed invece Spalletti dorme come un angioletto. E dunque, diamo il giusto nome alle cose: si tratta di ballottaggi. Valutazioni tecniche, supportate dai dati numerici che provengono dagli allenamenti. Scende in campo il più pronto, il più a posto, il meglio indicato per ogni singola sfida. Sabato alle 15:00 il Napoli ha portato a casa i 3 punti contro il Torino di Juric. Ma domani già si gioca. Contro l'Ajax. Con la voglia di riprendere anche in Europa il discorso (bello) interrotto a causa della sosta Nazionali. E così, dicevamo: ballottaggi. In attacco, ad esempio: dove Simeone si candida ad entrare dal 1', mentre Raspadori ricoprirà il ruolo di "titolare dei 30'", come ama dire il tecnico di Certaldo. Poi a destra: Lozano al posto di Politano? Staremo a vedere, ma il messicano scalpita per tornare finalmente ad essere titolare dei 60', cosa che - complice un Politano in evidente stato di grazia - non è comunque scontata. Poi, ballottaggi in difesa: dove il tecnico potrebbe concedere un turno di riposo ad uno dei due centrali, forse Rrahmani, per Ostigard. E anche Mario Rui potrebbe riposare: pronto al suo posto uno scalpitante Olivera. A centrocampo, serve coraggio per sostituire uno dei magnifici tre: Anguissa-Lobotka-Zielinski: roba che avercene! Eppure Ndombele sta entrando bene, e anche lui vorrebbe far rifiatare qualche compagno e giocarsi la sua occasione. Certo, mai come quest'anno è difficile immaginare la formazione iniziale: perché chiunque entri sta facendo bene (i due gol contro il Toro nascono dai subentrati). Ma, forse, è anche poco importante: perché in questo primo scorcio di stagione è la squadra - e solo lei - l'unico titolare fisso ed inamovibile di Luciano Spalletti.