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editoriali

Caro Sarri, se il Napoli rappresenta «il potere» stai sputando sull’impresa del 2018

rabbia lazio
Ultras laziali inferociti: le parole di Sarri fomentano l'odio. Ma il Napoli non può essere "il potere"

Giovanni Ibello

Ieri abbiamo pubblicato il comunicato dai toni particolarmente forti - per non dire minatori - diffuso dagli ultras della Lazio. Rileggiamone un estratto tanto per farci un'idea: "Lo abbiamo già dimostrato in passato, bloccando la cessione di Signori, prendendoci con le unghie NOI uno scudetto che avevano deciso di rubarci per il secondo anno consecutivo. Ed ancora evitando il fallimento del club e in tante altre occasioni. Il laziale non subisce prepotenze ed è pronto a scendere in piazza anche stavolta. Quello che è successo contro il Napoli, con il successivo deferimento di Sarri e la squalifica di Cataldi, non sono certo decisioni casuali e non saranno sicuramente le ultime.

Ultras laziali inferociti: le parole di Sarri fomentano l'odio

capello sarri arbitri

Da oggi saremo attenti a tutto, alle vostre porcherie, alle vostre trame. Essere odiati per noi è e sarò sempre una medaglia gigante sul petto".  E poi ancora: "E allora, intanto trasformiamo lo stadio Olimpico in una bolgia ad ogni partita a partire da oggi, una Curva Nord in un inferno sportivo per qualunque avversario e per qualunque arbitro arrivi qui, facendo passare loro la voglia di ammonire solo e soltanto i nostri giocatori e di non fischiare rigori solari. Noi il nostro campionato lo vogliamo giocare, ad armi pari. Poi sarà il campo a parlare e non gli arbitri. Il ruggito della Nord sarà il tuo motore. Avanti Lazio".

Dichiarazioni irresponsabili di Maurizio Sarri

A leggere queste parole è proprio il caso di fare i "complimenti" (si fa per dire) a MaurizioSarri. Con le sue dichiarazioni post partita, l'ex comandante ha certamente innescato questo clima d'odio. Perdonate l'insopportabile retorica ma è tutto ciò di cui il mondo del calcio non ha bisogno. Il comunicato dei tifosi laziali ha dei toni che rasentano la minaccia fisica. Non stiamo dicendo che Sarri sia il diretto responsabile di questo comunicato ma è certo che le sue dichiarazioni abbiano fomentato un ambiente già di per se instabile (e in certe frange violento) qual è quello degli ultras laziali. Serve moderazione quando si va davanti ai microfoni, anche perché, caro Sarri, il Napoli non potrà mai essere il destinatario di un'invettiva contro il potere. E Sarri lo sa bene visto quello che è successo nel 2018. Se il Napoli rappresenta il potere Maurizio sta sputando sull'impresa che quattro anni fa ci è quasi valsa lo storico scudetto. Diciamolo pure senza mezze misure.

A cura di Giovanni Ibello