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L’Udinese subisce poco o nulla e segna anche di meno: Lovric uomo chiave in area di rigore

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L'Udinese è squadra che fa giocar male gli avversari, ma il Napoli avrà bisogno di fare l'opposto. Sottil cercherà di imporsi a livello fisico per sfruttare gli inserimenti dei suoi centrocampisti, uno su tutti di Lovric e Samardzic
Mattia Fele
Mattia Fele Editorialista 

Dopo tre pareggi consecutivi tra casa e trasferta e una sconfitta all'esordio contro la Juventus, l'Udinese di Sottil è uscita sconfitta in Friuli anche contro la Fiorentina di Italiano. Una squadra di grande qualità ma molto più pragmatica rispetto all'anno scorso, pure se con un inizio altalenante e non sempre coerente rispetto alle proprie doti. In quella gara l'Udinese ha tirato 8 volte in porta e la Fiorentina 2, Terracciano ha parato l'impossibile ma la difesa ha retto più di quella dei bianconeri, sempre ancorati al loro 3-5-2 di partenza ma senza quegli spunti qualitativi che ne esaltavano le caratteristiche negli anni passati. Tanta intensità e forza in mezzo al campo ma non troppo valore nella finalizzazione, almeno per ora.

Non si va per il Sottil

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Cedere Becao, Beto e Udogie di certo ha compromesso la qualità del gioco dei friulani, che l'anno scorso erano partiti benissimo e mostravano di avere una grandissima intensità in mezzo al campo con questo nuovo allenatore. Sottil aveva impostato un modulo molto contiano con qualche tocco di modernità: con Deulofeu e Beto l'Udinese giocava a calcio ma colpiva anche in contropiede coi suoi esterni, tirava anche da fuori coi suoi trequartisti (uno su tutti Pereyra, ora rientrato alla base dopo mesi da svincolato). Proprio l'ampiezza però è stato il dato più interessante di questa squadra, sfruttata al cento per cento da una parte all'altra del rettangolo di gioco. Al posto dei tre partenti ecco sicuramente spiccare Lucca, il ragazzo prodigio ex Pisa ed Ajax che ora deve dimostrare quanto valga nel nostro campionato, in una squadra della medio-bassa classifica di Serie A da titolare. In attesa di Deulofeu però è un attacco molto stentato: Sottil fa produrre molto alla sua squadra ma pensa innanzitutto prima a far giocare male gli altri ponendola sul piano fisico. Da qui l'1-1 a Salerno e i due 0-0 di fila contro Cagliari e Frosinone.


La stella

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Al momento, con l'assenza di un Pereyra al 100% la stella è lo sloveno Sandi Lovric. Centrocampista dalle grandi doti d'inserimento (già segnò contro il Napoli nella partita-Scudetto dell'anno scorso) e dal buon tiro, è diventato l'asso nella manica di Sottil e sicuramente il giocatore più cercato dalle big del nostro campionato insieme a Samardzic, promesso sposo dell'Inter poi tornato a far parte dei bianconeri. L'anno scorso 5 gol e soprattutto 6 assist per Lovric, mentre quest'anno - complice il fatto che l'Udinese abbia segnato un solo gol in cinque partite - non ha ancora preso la porta. Un dato interessante riportato da Opta cita il giocatore affermando che tutte le cinque reti del centrocampista sloveno nel torneo sono arrivate su azione dall’interno dell’area di rigore, come a confermare che lo sloveno è sempre il primo ad accompagnare l'azione per rifinirla con le sue buonissime doti balistiche.

Di Mattia Fele

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