Nel 2020 arriva la grande chiamata del Napoli, che lo preleva dal Bari e lo mette subito al centro del progetto di crescita del vivaio azzurro. Per Claudio, Partenope diventa subito casa: si impone prima nei campionati Under 17 e 18, per poi consacrarsi definitivamente in quello di Primavera 2 nella stagione 23/24 dove si rende protagonista di un'annata da 26 presenze e 9 clean sheet.
La prima chiamata con i grandi arriva lo scorso anno, quando sulla panchina degli azzurri sedeva Rudi Garcia. Il tecnico francese infatti lo convoca per il ritiro di Dimaro Folgarida. Per la prima effettiva convocazione però, dovrà aspettare il 29 settembre 2024. È infatti Antonio Conte a portarlo definitivamente con sè in prima squadra, aggregandolo al gruppo per il match di Serie A contro il Monza. Il tecnico salentino lo aveva già portato in ritiro a Dimaro e in panchina per la sfida di Coppa Italia contro il Palermo.
Personalità e affidabilità al servizio degli azzurri: le caratteristiche di Turi
—Il classe 2005 si distingue per la sua grande personalità. Alto 1,88 m con un peso di 77 chilogrammi, il numero 1 della Primavera azzurra è dotato di grandissimi riflessi e, nonostante non sia un vero e proprio gigante, grazie al suo posizionamento riesce a coprire al meglio la porta. Quando c'è, si sente eccome: la sua presenza tra i pali è un vero e proprio fattore per il Napoli, sotto l'aspetto mentale e non solo. L'ex Bari predilige il piede destro. Ragazzo serio, con la testa sulle spalle ed ex studente del Liceo linguistico, Turi nell'intervista sopracitata aveva dichiarato di ispirarsi a Jan Oblak, estremo difensore dell'Atletico Madrid.
"Los Huevos", il clamoroso gesto contro la Juventus
—Nel 2023 il portiere azzurro si rese protagonista di un clamoroso gesto in un match contro la Juventus, a dimostrazione della sua grande personalità. In una tiratissima gara di Coppa Italia Primavera contro i bianconeri terminata per 1-1 ai tempi regolamentari, Turi diede a tutti un assaggio della propria forza. Oltre le parate decisive a mantenere saldo il risultato, è ai rigori che l'ex Bari ha dato il meglio di sè. Dopo aver respinto il rigore decisivo calciato da Domanico (ex della partita), il n.1 azzurro si è rialzato e ha mostrato a tutti i suoi attributi replicando il famoso gesto de "Los Huevos" visto e rivisto più volte da campioni come Ronaldo, Simeone e il collega Martinez. La gara terminò con il passaggio ai quarti di finale del Napoli, ma a prendersi le prime pagine fu Claudio Turi.
Il presente e il futuro: la stagione attuale del classe 2005
—Spesso impegnato con la prima squadra, Claudio Turi si è spesso alternato tra i pali con il classe 2007 Andrea Sorrentino. Il titolare però resta l'ex Bari che quest'anno ha preso parte a 8 gare con la Primavera azzurra, incassando 6 reti e portando a casa 2 clean sheet. Dalla stima dei 'grandi' si può percepire che l'estremo difensore azzurro non è solo fumo. Egli è infatti considerato un vero e proprio prodigio della 'cantera' del Napoli, ma ad oggi per lui ancora nessuna chance in campo con la prima squadra. Il futuro sembra essere radioso, ma la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa.
A cura di Francesco Iodice
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