Simeone invece arriva davanti a Scuffet e non vede nessun compagno, nessun avversario, nessuno in giro. Chiude gli occhi e scarica un tiro potente che coglie in pieno il portiere. Non c'è però tanta voglia di rammaricarsi o di imprecare. Il 90esimo è vicino. È da un po' che non si esulta, lontano dal Maradona. Poi accade l'imponderabile. O forse no. Forse era prevedibile, forse anche giusto. Rinvio di Dossena. Lento, centrale, senza alcuna pretesa o pericolosità. D'altronde in attacco c'è Luvumbo, non Kennet Anderson. E neanche Peter Crouch. E noi abbiamo Rrhamani, Juan Jesus, un lungagnone come Meret e pure Ostigard, entrato a dar man forte. Ma la palla non la prende nessuno dei nostri. Rimbalza, più volte, finché Luvumbo, che non ha il tempo di ringraziare e perdersi in convenevoli, la raccoglie e la mette alle spalle di Alex. I tifosi del Napoli non ci credono. E invece è tutto vero. Bravo Ranieri, bravo il Cagliari a crederci sempre. A credere che il Napoli, in questa stagione, è capace di tutto.
A cura di Maurizio Zaccone
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