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editoriali

Il milanese Sozza legittima il massacro e… i complotti (ma il Napoli merita il KO)

Giovanni Ibello

Cosa avrebbero detto a Milano a parti invertite?

Siamo onesti, ieri il Napoli ha meritato di perdere la partita. Non che l'Inter abbia proposto un gioco così scintillante, anzi. Inzaghi l'ha vinta professando un calcio antico, per non dire anacronistico. In ogni caso la vittoria dei padroni di casa ci poteva anche stare. Fatta questa debita e doverosa considerazione, dobbiamo un attimo soffermarci sulla prestazione del direttore di gara. Il tanto vituperato Sozza, il fischietto milanese che, evidentemente, quando calpesta il terreno di gioco "di casa" perde la consueta alterigia e sente il timore reverenziale della Scala del calcio. Non c'è altra spiegazione. Mancano due gialli francamente non contestabili a Skriniar e Barella al 13esimo e al 34esimo (lo stesso Calhanoglu ha rischiato grosso nella ripresa).

Skriniar e Barella massacrano Kvaratskhelia: per Sozza è tutto regolare

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Visti i ruoli dei due calciatori e gli avversari diretti (Kvara non è più uno spauracchio?), le giuste sanzioni avrebbero certamente condizionato il resto della partita. Vogliamo poi parlare del fatto che Barella si è lamentato per tutto il corso dei novanta minuti? Detto questo, lo ribadiamo ancora una volta a scanso di equivoci: la vittoria dell'Inter è giusta. Zero alibi. Il Napoli non è sceso in campo e magari avrebbe perso ugualmente. Ma torniamo agli episodi.

Cosa avrebbero detto a Milano a parti invertite?

L'anno scorso Skriniar ha massacrato Osimhen. Sì, d'accordo, è stato uno scontro di gioco fortuito, ma resta l'evidenza di quel gesto, di quell'impatto tremebondo che poteva costare caro al nostro Victor. Ebbene, il difensore slovacco è tornato a caricare con la solita e impunita garra. L'entrata da dietro ai danni di Kvaratskhelia è molto, molto cattiva. Era un giallo tendente all'arancione in termini di regolamento. Al minuto '34 poi va in scena lo stesso copione. Barella asfalta Kvara da dietro. Anche in questo caso Sozza fa orecchie da mercante. Non ci sono parole. L'arbitro legittima la mattanza azzurra così come le argomentazioni dei complottisti. A questo punto sorge spontanea una domanda: che cosa sarebbe successo a parti invertite? Cosa avrebbero detto a Milano se un arbitro napoletano avesse indirizzato una gara scudetto a favore del Napoli?

A cura di Giovanni Ibello