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Serie A, il PAGELLONE di (quasi) metà campionato: Napoli da record, due le bocciate

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La Serie A è andata in letargo: il pagellone dopo le prime 15 giornate

Tony Sarnataro

La Serie A è andata in letargo, purtroppo, lo scorso weekend e riprenderà solo tra cinquanta giorni, dopo aver giocato 15 giornate. Saranno anche meno della metà ma sono comunque indicative per capire che piega ha preso la stagione. Andiamo a vedere il classico pagellone di fine anno che per questo 2022 arriva un po' in anticipo.

Serie A, il pagellone 

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NAPOLI 10 - Non poteva essere diversamente, e chi vede i due passi falsi con Fiorentina e Lecce come "macchie" allora è davvero incontentabile. Un gioco dominante, i nuovi inseriti subito a pieno regime, un girone Champions passato ad occhi chiusi. Record su record, la serie di 11 vittorie di fila ancora in corso. Può essere l'anno giusto? Da questi parti guai a dirlo.

UDINESE 8 - L'autentica sorpresa del campionato, dove nelle prime giornate aveva addirittura sognato di lottare per la Champions. Il calo nelle ultime gare è fisiologico ad un ridimensionamento più appropriato per i canoni del club. Ma resta saldamente ottava e pronta a lottare per l'Europa se una delle big dovesse crollare.

MILAN 7.5 - I rossoneri, dopo la vittoria dello scudetto a sorpresa, si stanno confermando a pieni voti e hanno anche passato il turno in Champions. Il -8 può sembrare un ritardo importante ma solo perché il Napoli sta andando troppo forte. D'altronde sono solo due i punti in meno rispetto la scorsa stagione. Si candidano, a modesto parere di chi vi scrive, ad essere l'unica e vera anti-Napoli.

SALERNITANA 7.5 - Una delle realtà più serie del nostro campionato è anche la Salernitana, la seconda campana finalmente protagonista in A. Qualche battuta a vuoto è fisiologica, ma fatichiamo a capire le critiche e le voci di esonero per Nicola quando questa squadra (che nella sua storia era stata appena due volte in A e l'anno scorso ha rischiato il fallimento) è a centro classifica, batte la Lazio a Roma e pareggia a Torino contro la Juve.

LAZIO 7 - Molto bene gli uomini di Sarri che fin qui hanno dimostrato notevoli passi in avanti, soprattutto dal punto di vista difensivo. Seconda difesa e secondo numero di "clean sheet" dietro alla Juve. Certo restano i problemi atavici della coperta corta, dell'assenza di un vice-Immobile e la retrocessione in Conference League ne è la prova.

ATALANTA 7 - Non era facile ripartire da zero dopo la mancata Europa. Gasperini sembra essere la certezza, pur avendo cambiato nettamente modo di giocare. Il calo nelle ultime giornate è avvenuto solo perché ha affrontato quasi tutte le big in casa. Già, il tallone d'Achille di questa squadra si chiama "Gewiss" Stadium. Assurdo.

MONZA 7 - Protagonista un po' annunciata alla vigilia, è mancata all'inizio con il ben servito dato a Stroppa. Dall'arrivo di Palladino i brianzoli sono sbocciati, quella neopromossa terribile di cui tutti in estate parlavano.

LECCE 7 - Neopromossa terribile, al pari del Monza, con meno qualità del Monza. I pugliesi fin qui hanno fatto benissimo e di questo passo la salvezza sarà una pura formalità.

TORINO 7 - Buona la parabola granata fatta di continui alti e bassi. Ma siccome principalmente si ricorda di com'è andato l'ultimo periodo, i granata meritano quel mezzo voto in più. Stagione in linea con gli obiettivi del club.

BOLOGNA 7 - Un po' come sopra: dopo alcuni risultati deludenti e il cambio di allenatore (ingiusto), Thiago Motta ha trovato quadra e risultati. Si può fare di più ma soprattutto anche meno, visto come aveva preso piega la stagione.

INTER 6.5 - I nerazzurri sono una gran delusione fin qui in campionato. Principale candidata al titolo, hanno finito in crescendo ma le cinque sconfitte nei primi cinque big match disputati sono un campanello d'allarme serio. Il voto è un mix, però, tra il 5 del campionato e l'8 pieno per il girone di Champions, superato contro un Barcellona tornato grande in Spagna.

JUVENTUS 6.5 - Mezzo voto in più per gli ultimi risultati, il terzo posto e la solidità difensiva ritrovata. Inoltre Allegri ha dovuto fare a meno di tanti elementi per l'intero arco di tempo. Ciò arreca ansia in qualche tifoso azzurro, ma vedendo la Juve giocare, soprattutto in trasferta, non desta molta paura. In casa ha una marcia in più ma non basta per lottare per il titolo. La retrocessione in Europa League con soli 3 punti nel girone Champions è un'altra brutta figura.

SPEZIA 6.5 - Sembra essere una costante la squadra ligure in massima serie, non è mai stata in zona retrocessione per due campionati e mezzo. Cambiano gli allenatori ma mai i risultati.

EMPOLI 6.5 - Anche gli azzurri toscani sono in linea con i propri obiettivi e autori di una prima parte di stagione più che positiva. Quando si tratta di squadre del genere non è mai scontato, basta un niente, un campionato partito male, e ti ritrovi tra i bassifondi a lottare se non peggio. Insomma, bene così.

ROMA 6 - Mourinho ha l'attenuante dei tanti, troppi, infortuni. Privato del mercato estivo con i vari KO (Dybala su tutti). Ma di sicuro da questa squadra ci si poteva attendere qualcosa in più, soprattutto quando in estate la si dava tra le candidate allo scudetto. Invece potrà lottare al massimo per il quarto posto. Pesa l'involuzione di Abraham e anche Pellegrini, fino al KO, non ha fatto faville.

FIORENTINA 6 - Gli ultimi risultati hanno portato a questa sufficienza "di stima", molto stiracchiata. Le cinque vittorie consecutive tra campionato e coppe e l'immeritato KO di Milano possono essere un buon viatico su cui continuare. Di sicuro la prima parte della stagione però non era per nulla cominciata bene.

CREMONESE 5.5 - Obiettivamente con quell'organico era difficile chiedere di più. La squadra lotta, è "viva", ma paga inesperienza e soprattutto cifra tecnica. Ogni partita lotta ed è ciò che basta al momento. Per la salvezza serve un miracolo, ma alcuni precedenti del passato (vedi Salernitana l'anno scorso) inducono a sperare. Nota di merito per i due esterni: Sernicola e Valeri, sentiremo ancora parlare di loro.

SASSUOLO 5 - Si poteva aspettarsi di più dai neroverdi, spesso ottava forza del campionato e relegati al quindicesimo posto. L'assenza di Berardi (e non solo) è stata pesantissima ma era lecito aspettarsi qualcosa di più da Dionisi. Probabile che a fine campionato la vedremo molto più su, ma per ora il voto non può essere positivo.

VERONA e SAMPDORIA 4 - Difficile non metterle insieme e separarle in questo momento. Si tratta delle uniche due insufficienze di questo pagellone e al momento a serio rischio retrocessione. Due piazze iconiche e blasonate che rischiano di far sparire (dopo lustri) le città di Genova e Verona dalla grande mappa della serie A. Forse la situazione della Doria è ancora più deficitaria a causa dei problemi societari, ma hanno un punto in più degli scaligeri reduci da ben undici sconfitte di fila. Il Napoli al contrario in pratica. Devono darsi una mossa per non vedere questa stagione già conclusa.

a cura di Tony Sarnataro

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