Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

editoriali

Sembravano solo onde, era uno tsunami: alziamo le maniche e ricostruiamo

editoriale di maurizio zaccone napoli
Lo tsunami è arrivato e ha spazzato anche le briciole del vecchio Napoli. Ha spazzato anche i ricordi
Redazione

C’era il Napoli dell’anno scorso. Giovani motivati e agguerriti. Consapevoli e incoscienti. Pieni di passione e fame. Forti, forti davvero. Poi è arrivato uno tsunami. Le onde le abbiamo viste ma ci siamo illusi fossero piccole.
Che il mare poi tornasse calmo. Era solo un acconto, invece. Lo tsunami è arrivato e ha spazzato anche le briciole del vecchio Napoli. Ha spazzato anche i ricordi. Si è tentato prima di arginare i danni, convinti che le fondamenta avessero resistito. E invece quelle proprio avevano ceduto per prima, e il palazzo si teneva in piedi illusoriamente. Ora siamo a ricostruire. Consapevolmente.

Sembravano solo onde, era uno tsunami: alziamo le maniche e ricostruiamo

—  

Ecco perché ci si trova ad essere contenti di aver conquistato un punto con la Lazio, quasi dimenticando di non aver fatto un solo tiro in porta. Un record, per il Napoli. Che da Benitez in poi ci ha abituato sempre a un calcio divertente, offensivo e propositivo. Troppi anni di palato buono, culminato con il tricolore. Ora si fatica ad abituarcisi. Mazzarri gioca per non perdere, prima che per vincere. Gli riesce. La fase difensiva è attenta e non più permeabile come nelle scorse giornate. Un solo gol subito nelle ultime tre partite. Ci sarebbe l’alibi delle assenze, a onor del vero. Anguissa, Osimhen, Cajuste, Kvaratskhelia, Simeone, Natan, Olivera e Meret fuori non sono cosa da poco. E i nuovi arrivati partono dalla panchina. In campo Demme, che non giocava titolare da maggio 2023, Ostigard e Zielinski con la valigia in mano, unica punta Raspadori. La partita è francamente brutta. Comunque, grande densità in mezzo al campo e linee di passaggio quasi sempre ostruite da ambo le parti.


Secondo tempo leggermente più vivace. Ma resta il dato che la Lazio ha fatto due tiri in porta, il Napoli zero. Poca roba. Lobotka regge il centrocampo del Napoli quasi da solo. Con questo schieramento rischiamo pochissimo, ma creiamo ancora meno. Ma purtroppo oggi non è possibile giocare diversamente, per tutti i motivi che conosciamo. Demme fuori da tre anni; Zielinski, Osimhen e Ostigard con la valigia in mano; Ngonge e Dendoncker arrivati da pochissimo; Traorè fuori forma; gente infortunata. 
Si fa di necessità virtù. Non rischia nessuno, da ambo le parti. E portiamo a casa un pareggio insapore. A pensare che queste sono le due squadre classificatesi prima e seconda l’anno scorso viene da sorridere. Sempre a guardare il bicchiere mezzo pieno, oltre a subire poco e niente, la tenuta fisica c’è; reggiamo i 95 minuti. Vogliamo guardare la classifica? Ok. Abbiamo tenuto il passo del Bologna e della stessa Lazio, guadagnato un punto sulla Fiorentina, e perso due punti sull’Atalanta.
5 squadre avanti per il quarto posto ma soli 4 punti dalla quarta. La situazione è questa. Se il Napoli si ritrova giusto un po’, prende una forma concreta e indovina qualche vittoria, resta nel giro per l’accesso in Champions. Se scivola qualche altra partita, rischia di staccarsi definitivamente, non tanto per i punti di distanza ma per il numero di squadre che la precedono. L’Europa che conta è a rischio, lo sappiamo. Mazzarri è contento, beato lui. Noi siamo con i piedi per terra, con un po’ di disincanto. Il futuro non lo scorgiamo, c’è troppa nebbia. Ma, a proposito di nebbia, domenica arriva il Verona al Maradona. 3 punti sono il minimo se vogliamo sentirci vivi.

A cura di Maurizio Zaccone

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Acquista il nuovo libro di Maurizio Zaccone "Ricomincio da te" su Amazon

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.

I ricavi ottenuti da pubblicità personalizzata ci aiutano a supportare il lavoro della nostra redazione che si impegna a fornirti ogni giorno informazione di qualità.

Rcs Mediagroup si impegna quotidianamente a fornirti informazione di qualità attraverso il lavoro di giornalisti, grafici e tecnici. Per garantire un'informazione libera e accessibile facciamo ricorso a pubblicità profilata che copre i costi della navigazione così da permetterti di usufruire di una parte dei contenuti gratuitamente. Senza la pubblicità l'accesso ai nostri servizi avviene previo pagamento a pacchetti di abbonamento crescenti per contenuti e costo. Scegli se accedere al servizio di base permettendoci di erogare pubblicità personalizzata o aderendo a un piano di abbonamento equivalente.

Come indicato nella cookie policy, noi e terze parti facciamo uso di tecnologie, quali i cookie, per raccogliere ed elaborare dati personali dai dispositivi (ad esempio l'indirizzo IP, tracciamenti precisi dei dispositivi e della posizione geografica). Per installare i cookie che garantiscono le funzionalità tecniche, non è necessario il tuo consenso. Con il tuo consenso, noi e alcune tra 1005 terze parti presenti in questa lista - inserzionisti nonché intermediari del mercato pubblicitario di volta in volta coinvolti -, potremo mostrarti pubblicità personalizzata, misurarne la performance, analizzare le nostre audience e migliorare i nostri prodotti e servizi. Puoi liberamente conferire, rifiutare o revocare il consenso a tutti o alcuni dei trattamenti facendo click sul pulsante "Preferenze" sempre raggiungibile anche attraverso la nostra cookie policy. In caso di rifiuto integrale o delle singole finalità necessarie all'erogazione di pubblicità e di contenuti personalizzati, potrai scegliere di aderire a un piano di abbonamento, le vostre scelte sui cookie si applicano a questo sito web. Puoi acconsentire direttamente all'uso delle tecnologie sopra menzionate facendo click su "Accetta e continua" o rifiutarne l'uso e abbonarti facendo click su "Rifiuta e abbonati".