Calcio Napoli 1926
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editoriali

Sarà un altro campionato, dicono: il vaticinio dei “grigliatori” estivi si ripropone sotto Natale

napoli spalletti
Non si riesce a capire da dove derivi la certezza che cambierà tutto (che già di per sé è una contraddizione in termini). Il Napoli sta dominando, forse si normalizzerà ma non ci sono - per ora - presupposti di un suicidio sportivo. Il resto...

Mattia Fele

È arrivato il tanto vituperato momento della sosta per i Mondiali in Qatar. La competizione più capitalista di sempre, coi soldi in bella mostra a scapito delle morti e dei diritti, delle donne e di chi già in Occidente fa fatica a costruirsi una vita normale in mezzo a tanti ostacoli ideologici. Il Napoli ha dominato questa prima parte di stagione con merito sportivo, vincendo le battaglie sul campo. Con lo spettacolo, per di più, e con un primo posto in Champions da lasciare semplicemente allucinati. Nessuno ha giocato in un modo neanche minimamente simile e sia Milan che Inter e Juventus hanno perso alcune gare in malo modo. La Juventus in Europa ha sbagliato tutto, l'Inter ha perso tutti gli scontri diretti in campionato fuori casa, il Milan ha preso 3 gol dal Chelsea che perde anche col Newcastle in Premier. Nonostante questa differenza abissale e marchiana (quasi ridicola) e un +8/+10 eloquente in classifica, i media nazionali spingono per un ritorno nella corsa Scudetto di queste tre squadre a partire da gennaio.

Un altro campionato, dicono

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Un altro campionato, dicono. Vediamo dei numeri: il Napoli viaggia alla media impressionante di 2,73 punti a partita. Il Milan 2,20, la Juve 2,06 e Lazio e Inter viaggiano ad una media di 2pt precisi a partita dopo 15 giornate. L'anno scorso, gli azzurri (tanto insultati) avevano complessivamente raggiunto la media di 2,07 pt a partita. Con questo andamento, il Napoli arriverebbe a 110 punti. Le proiezioni sono sicuramente irrealistiche e inverosimili, ma volendo porre come tetto dello Scudetto i 90 punti di cui ha parlato l'altro Nostradamus del nostro calcio, si possono fare delle riflessioni. Il Milan dovrà fare 57 punti per arrivare a 90, la Juve 59 e l'Inter 60 su 69 disponibili (praticamente quasi tutti). Il Milan dovrà dunque innalzare la sua media a 2,47pt a partita, l'Inter addirittura a 2,60pt e la Juve a 2,56. Il Napoli può farne solo 49, permettendosi di abbassare la sua media a 2,13 a partita nelle prossime 23 sfide. Se pure gli azzurri di Spalletti si "normalizzassero", pare difficile ad oggi prevedere un tale calo produttivo. E se pure ci fosse, con 49 punti su 69 disponibili si potrebbe ambire allo Scudetto (l'anno scorso vinto a 86 pt dal Milan ndr). Insomma, pure la matematica ci viene in aiuto e ci dà un quadro di quanto sarebbe stra-ordinario che una squadra con 10 punti di vantaggio faccia harakiri nella seconda parte di stagione. La verità è che il punto è interrogativo e non esclamativo sui giornali perché si tratta del Napoli: sarebbe stato lo stesso al contrario? Avrebbero scritto articoli e detto in tv che Pioli, Inzaghi e Allegri vanno in difficoltà nella seconda parte di stagione? Quello che sembra è che si voglia per forza anticipare ciò che succederà invece di prendere atto di ciò che si vede. Oppure ancora (ma sarebbe diabolico, e per questo ci vorrebbe dell'intelligenza) si tratta di caricare di dubbi e di mettere poi pressione quando il Napoli si "normalizzerà" fisiologicamente. Tutto starà nel gioco di salite e di discese, su quanto gli altri faranno exploit e quanto il Napoli calerà quando lo farà. Questo dice la matematica del nostro calcio, che arriva in soccorso degli analisti che hanno poco di analitico e tanto di parziale. Quello che ha fatto il Napoli non è il nulla, anzi: potrebbe essere già tutto.