Nato a 21,3 km dal Santiago Bernabeu, il terzino ha vissuto tutta la trafila nelle giovanili del Real Madrid. Cresciuto ammirando Marcelo, lo spagnolo ha sognato per anni di poter essere l'erede del 12 dei Blancos. Nel 2022 va via di casa: arriva il Girona che sborsa 11 milioni per portarlo via ai madrileni. Qui si consacra come uno dei migliori esterni bassi della Liga. In 119 presenze con i Tossuts, il classe '01 mette a segno 6 reti e 19 assist. Quanto basta per attirare su di sé le attenzioni dei grandi club europei, tra cui il Napoli.
Miguel Gutierrez è il prototipo del terzino iberico. Testa alta, petto in fuori: tecnicamente impeccabile, sempre pronto a tentare la giocata complicata che può creare superiorità alla propria squadra. L'ex Girona ha la grande capacità di farsi trovare sempre posizionato correttamente con il corpo e la sua dinamicità gli permette sia di tentare l'anticipo sull'attaccante sia di attenderlo per sfidarlo nell'uno contro uno. La caratteristica che probabilmente più di tutte fa impazzire Antonio Conte è lo spirito di sacrificio, a cui abbina una grande corsa e resistenza fisica. Lo spagnolo subisce soltanto 0,2 dribbling a partita ed in stagione è stato protagonista di 18 duelli vinti: un muro.
Tolta la grande stagione sotto Spalletti di Mario Rui (praticamente esonerato da compiti difensivi), era dai tempi di Faouzi Ghoulam che sulla fascia sinistra azzurra non si vedeva un terzino così forte e completo. Senza mancare di rispetto al grande inizio di stagione di Spinazzola, lo spagnolo è costante nei 90' senza mai perdere lucidità e concentrazione. Lo sbandamento generale del Napoli poteva essere la perfetta scusa per un mancato inserimento. Eppure Gutierrez, con carattere e personalità, si è dimostrato il vero grande acquisto estivo di Giovanni Manna.
A cura di Francesco Iodice
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