Sono bastati tre giorni per riportare tutti sulla terra e forse ciò era necessario per far comprendere all'ambiente che l'obiettivo di questa stagione non è la vittoria dello scudetto, ma il ritorno in Champions e soprattutto la costruzione di una squadra che possa durare nel tempo. Perché vincere è bello, ma cadere subito fa ancora più male. Da ieri sera ci deve essere solo un mantra: lavoro e unione, con tutti che devono correre nella stessa direzione. I primi 5 mesi di Conte fanno ben sperare, ma dovrà esser lasciato libero di sbagliare senza pensare ad un fallimento, perché sognare è bello, ma ad un certo punto bisogna tornare alla realtà. Questo non per forza deve rappresentare un dramma perché, invece, bisogna avere la consapevolezza che il Napoliparte dal decimo posto della scorsa stagione con una squadra che in estate è stata praticamente rivoluzionata e che si trova a "combattere" contro avversarie veramente forti. Ora gli azzurri hanno perso la vetta e su questo Conte aveva avvertito tutti. Ora è necessario dar credito alle sue parole senza retropensieri, ma aiutandolo nel suo compito. Sono bastati tre giorni per tornare sulla terra, ma dovranno servirne ancora meno per riprendere la retta via perché cadere è possibile, ma ciò che conta è rialzarsi senza perseverare negli errori, gli stessi che gli azzurri hanno ripetuto nelle due gare contro la Lazio.
A cura di Sara Ghezzi
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