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editoriali

Non affannatevi, il sostituto di KK non esiste: ma c’è un modo per rafforzare la rosa

koulibaly
Il mercato del Napoli può riservare sorprese anche dopo l'addio di KK

Giovanni Ibello

Non esiste il sostituto di Koulibaly. Anche se fa male diciamolo subito, senza infingimenti. Questa è la sola drammatica certezza del calciomercato estivo del Napoli. Va da sè che chiunque approderà in azzurro non potrà mai essere all'altezza del nostro adorato gigante d'ebano. È chiaro che Cristiano Giuntoli deve prendere il profilo migliore, compatibilmente con le esigenze di bilancio del club. Al tempo stesso però bisogna fare un'ulteriore considerazione che esula dal reparto arretrato.

Non esiste il sostituto di Koulibaly, ma il mercato del Napoli può riservare sorprese

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Lacrime a parte, non è assolutamente detto che il Napoli debba essere più debole dell'anno scorso. Lo sarà senz'altro in difesa (fa rumore anche l'addio di Ospina), ma potrebbe cambiare strategia e rafforzare gli altri settori del campo. E allora, a quel punto le prospettive tornerebbero a essere molto interessanti. Se Giuntoli dovesse prendere Dybala e Simeone (o Broja) - due ipotesi concrete, non parliamo certo di fantamercato - si troverebbe ad avere il miglior reparto offensivo della massima serie. Il Napoli ha chiuso la stagione con la miglior difesa, un titolo virtuale (diciamo pure una coccardina...) che però non è stato sufficiente per l'agognato scudetto. Diversamente, il calcio di Spalletti ha palesato non poche lacune dalla cintola in su. Basta analizzare l'impietoso rendimento dei trequartisti. Spesso e volentieri Insinge, Lozano, Zielinski e lo stesso Politano hanno marcato visita. Certe partite in casa sono state un supplizio. Non si trovava mai la via del gol. Petagna, diciamolo pure senza remore, non si è dimostrato un valido sostituto di Osimhen. Anche qui a parlare sono i numeri, al netto della grande generosità del bulldozer. Tutte ragioni che possono spostare il focus dei nostri ragionamenti (in una Serie A sempre più votata agli avanti...). E se si rafforzasse l'attacco con due bocche di fuoco?

A cura di Giovanni Ibello