calcionapoli1926 editoriali No Anguissa & KDB? No problem! Come McTominay ha preso per mano il Napoli (e reso fiero Conte)

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No Anguissa & KDB? No problem! Come McTominay ha preso per mano il Napoli (e reso fiero Conte)

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Tra la doppietta di Hojlund e i dribbling ubriacanti di Neres, bisogna porre quantomeno un riflettore sulla prova (e non solo una) dello scozzese: il cuore pulsante dell'undici azzurro
Alex Iozzi

"Perfezione (per-fe-zió-ne): il grado qualitativo più elevato, tale da escludere qualsiasi difetto"; termine migliore per descrivere le prestazioni offerte dal Napoli negli scontri diretti con Roma e Juventus (gol subito da Yildiz a parte) nell'arco di sette giorni non esiste. La coppia Hojlund-Neres conquista le luci della ribalta: il danese attraverso gol, assist e un lavoro sporco che non fa rimpiangere l'infortunato Lukaku, mentre il brasiliano tramite percussioni e accelerazioni fulminee con cui provoca un'emicrania ai difensori avversari. Tuttavia, è giusto dedicare qualche riga di encomio per elogiare colui che da un paio di settimane non ruba l'occhio, ma si è guadagnato l'etichetta di "leader tecnico" dell'undici titolare di mister Conte: di nome fa "Scott" e per cognome "McTominay".

La copertura del campo di Frank e il gioco in verticale di Kevin: la nuova veste assunte da McTominay nel 3-4-3 di Conte

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"Scott, come tutti gli altri, sta facendo qualcosa di straordinario per presa di coscienza della situazione: ciò mi riempie d'orgoglio!". Queste le parole pronunciate ai microfoni di Dazn, nel post-partita della sfida con la Vecchia Signora, con cui Antonio Conte ha voluto ringraziare, nella maniera più spontanea e sincera che esista, il nativo di Lancaster per il sacrificioe il senso di applicazione mostrato in campo dal rientro dalla sosta a oggi.


Perduto André-Frank Zambo Anguissa a causa di una lesione di alto grado al bicipite femorale della coscia sinistra rimediata in ritiro con il Camerun, il tecnico salentino, già orfano di Billy Gilmour e, soprattutto, di Kevin De Bruyne, si è visto costretto a reinventare l'assetto tattico del suo Napoli. Il responso del breve periodo sabbatico trascorso a Torino è stato il seguente: 3-4-3 con McTominay limitato, almeno all'apparenza, ai confini della mediana. La richiesta del sergente pugliese è chiara: "Scott, devi sopperire alle assenze sia di Frank che di Kevin"; "Consideralo già fatto", la pronta risposta del soldato made in Scotland. Contro Roma e Juventus, e ancor prima con Atalanta e Qarabag, l'ex Manchester United ha indossato con fierezza il nuovo abito fornitogli su misura dallo staff "081": copertura degli spazi totale, seguendo fin dentro gli spogliatoi i calciatori rivali degna dell'Anguissa delle serate migliori, con tanto di zero duelli aerei o contrasti persi, e tentativi di far guadagnare un tempo di gioco alla manovra offensiva partenopea tramite verticalizzazionioppure lanci lunghi a emulare, per quanto possibile, De Bruyne e Gilmour. Inoltre, il vizio del gol non è stato accantonato: domandare agli azeri per conferma. Dati alla mano, le prove del classe '96 difficilmente sono valse un punteggio inferiore al 7.

La morale della favola è lampante: quando la temperatura si alza, il livello di "McFratm", come lo chiamerebbe Mazzocchi, cresce a dismisura. In un periodo di piena emergenza, egli ha accettato di buon grado i chili di responsabilitàche la sua schiena era obbligata a trainare. Un piccolo ma sostanziale messaggio inviato alle pretendenti al tricolore, nonché una rinfrescata di memoria, dopo un inizio d'annata altalenante, sul perché sia stato eletto "Miglior Calciatore della Serie A 2024/25".

A cura di Alex Iozzi

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