Perduto André-Frank Zambo Anguissa a causa di una lesione di alto grado al bicipite femorale della coscia sinistra rimediata in ritiro con il Camerun, il tecnico salentino, già orfano di Billy Gilmour e, soprattutto, di Kevin De Bruyne, si è visto costretto a reinventare l'assetto tattico del suo Napoli. Il responso del breve periodo sabbatico trascorso a Torino è stato il seguente: 3-4-3 con McTominay limitato, almeno all'apparenza, ai confini della mediana. La richiesta del sergente pugliese è chiara: "Scott, devi sopperire alle assenze sia di Frank che di Kevin"; "Consideralo già fatto", la pronta risposta del soldato made in Scotland. Contro Roma e Juventus, e ancor prima con Atalanta e Qarabag, l'ex Manchester United ha indossato con fierezza il nuovo abito fornitogli su misura dallo staff "081": copertura degli spazi totale, seguendo fin dentro gli spogliatoi i calciatori rivali degna dell'Anguissa delle serate migliori, con tanto di zero duelli aerei o contrasti persi, e tentativi di far guadagnare un tempo di gioco alla manovra offensiva partenopea tramite verticalizzazionioppure lanci lunghi a emulare, per quanto possibile, De Bruyne e Gilmour. Inoltre, il vizio del gol non è stato accantonato: domandare agli azeri per conferma. Dati alla mano, le prove del classe '96 difficilmente sono valse un punteggio inferiore al 7.
La morale della favola è lampante: quando la temperatura si alza, il livello di "McFratm", come lo chiamerebbe Mazzocchi, cresce a dismisura. In un periodo di piena emergenza, egli ha accettato di buon grado i chili di responsabilitàche la sua schiena era obbligata a trainare. Un piccolo ma sostanziale messaggio inviato alle pretendenti al tricolore, nonché una rinfrescata di memoria, dopo un inizio d'annata altalenante, sul perché sia stato eletto "Miglior Calciatore della Serie A 2024/25".
A cura di Alex Iozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202512/47f02e0986927fd23f2fc810db7c461d.jpeg)