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Il guerriero greco

Da Ulisse mancato a possibile protagonista: il Napoli può contare su un nuovo Manolas

NAPLES, ITALY - AUGUST 22: Konstantinos Manolas of SSC Napoli during the Serie A match between SSC Napoli v Venezia FC at Stadio Diego Armando Maradona on August 22, 2021 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il difensore greco ha spazzato via le voci di mercato e appare rigenerato

Enrico Esposito

Di questi tempi un mese fa Kostas Manolas era dato sempre più lontano dal Napoli. Il difensore ellenico aveva attirato infatti l'attenzione dell'Olympiakos che stava lavorando a un suo ritorno in patria. La sua cessione avrebbe inoltre portato nelle casse del club partenopeo entrate importanti da reinvestire sul mercato anche a fronte della mancata qualificazione in Champions. Ma la conclusione del calciomercato estivo del 31 agosto ha scritto per Manolas e il Napoli un altro finale: il difensore è rimasto lì al suo posto al centro della difesa. Il suo principale sponsor, Luciano Spalletti, ha accolto questa conferma con grande felicità per un motivo impellente: la coppia con Koulibaly promette scintille.

Manolas è un acquisto in più per il Napoli

Nel mese di agosto sono arrivati i primi spifferi: si parlava della nostalgia di casa, del desiderio di tornare a casa un po' come Ulisse. Al termine della vittoriosa guerra di Troia l'eroe di Itaca e i suoi compagni di battaglia si erano imbarcati alla volta dei loro regni dopo una lontananza lunga dieci anni. I racconti dei loro complicati viaggi di ritorno diedero vita a una vera a propria tradizione letteraria, quella dei "nostoi" ossia dei ritorni a casa. In tempi moderni anche la romantica trattativa che paventava il passaggio di Manolas all'Olympiakos poteva scrivere un "nostos" a tutti gli effetti.

Ma nonostante le voci insistenti sulla volontà del difensore di ritrovare la Grecia e su una presunta trattativa Kostas alla fine è rimasto al Napoli. Spalletti lo ha schierato titolare insieme a Koulibaly nelle amichevoli e soprattutto nelle due partite di campionato contro Venezia e Genoa. Il calciatore ex Roma è sceso in campo in entrambe le occasioni mettendo a disposizione del Napoli tutta la sua professionalità e ha offerte due prestazioni positive. Gli addetti ai lavori e i tifosi stessi hanno condiviso inoltre un'opinione di grande interesse: la coppia Koulibaly-Manolas non è mai sembrata così solida.

2019-2021: due annate deludenti

 (Getty Images)

La notizia del suo acquisto nell'estate di due anni fa surriscalda l'animo dei supporters azzurri che già pregustavano un tandem difensivo da sogno insieme a Koulibaly. Ma nel corso delle due annate trascorse finora all'ombra del Vesuvio si sono visti solo pochi sprazzi del vero Manolas. Il centrale classe '91 passa ufficialmente dalla Roma al Napoli il 30 giugno del 2019 nell'ambito dell'operazione che vede il trasferimento inverso di Diawara in giallorosso. Il club azzurro paga la clausola di 36 milioni prevista dal contratto del greco inserendo nella trattativa la cessione del guineano per 21 milioni.  Manolas è con Di Lorenzo e Lozano uno dei regali che il presidente De Laurentiis destina a Carlo Ancelotti e già alla seconda giornata di campionato si vedono i frutti.

In uno sfortunatissimo Juventus-Napoli terminato 3-4 per i bianconeri, Manolas segna la rete che vale la rimonta eccezionale degli azzurri da 3-0 a 3-3. Un bel biglietto da visita per il difensore che mette a referto altri tre gol nel corso delle ventisei presenze totalizzate in Serie A. Ma la coppia con Koulibaly non convince in virtù delle caratteristiche simili dei due e poi ci sono gli infortuni. Manolas termina infatti anzitempo la stagione e non può prendere parte alla semifinale di ritorno degli ottavi di Champions League contro il Barcellona.

Nella stagione scorsa le cose non sembrano migliorare: il difensore ellenico è sempre titolare nella coppia difensiva ma spesso si mostra distratto e incerto. Molti vedono in lui una copia sbiadita del poderoso giocatore del quadriennio alla Roma quando dava grande sicurezza ai compagni e sfoderava prestazioni eccellenti. Un episodio che fotografa la sua annata deludente si verifica nei minuti di recupero di Sassuolo-Napoli del 3 marzo scorso. Subentrato pochi minuti prima a Maksimovic, l'ex Roma vanifica il vantaggio azzurro di 2-3 con uno scellerato intervento in area di rigore su Haraslin. L'arbitro Marini assegna il penalty ai neroverdi che con Caputo agguantano in pieno recupero il pareggio.

Il fattore Spalletti: un Manolas ritrovato

 (Getty Images)

Il pari subito dal Sassuolo in extremis tuttavia chiude il periodo difficile che aveva scaraventato il Napoli fuori dalla lotta Champions. Dopo quella gara infatti gli uomini di Gattuso danno vita alla splendida rimonta che li ha portati a lottare fino all'ultima giornata con Milan e Juventus. Anche la tenuta difensiva della squadra ne trae beneficio e riesce a sopperire all'assenza di Koulibaly per infortunio affidandosi al tandem Manolas-Rrahmani. Purtroppo la qualificazione alla Champions sfuma e Gattuso lascia la panchina azzurra subito dopo, trovando un accordo rapido con la Fiorentina. Il Napoli invece volta la pagina il 29 maggio 2021: il nuovo allenatore è Luciano Spalletti che ritrova Manolas dopo averlo allenato alla Roma.

Il tecnico toscano è chiamato a risollevare un ambiente depresso e deluso ma ha dalla sua l'esperienza. Tra i punti fermi che dichiara di voler confermare c'è il difensore greco, con il quale ha vissuto tante battaglie tra il gennaio del 2016 e l'estate del 2017. Un rapporto fatto di continui scontri in virtù dell'animo battagliero di entrambi ma anche di profondo affetto. Spalletti dimostra con i fatti di credere molto nel centrale classe '91 e nelle potenzialità della coppia con Koulibaly. I risultati gli danno ragione con una sintonia mai vista tra i due interpreti e la conferma nei match ufficiali. Sia contro il Venezia che a GenovaManolas appare molto più attento e concentrato permettendo al compagno di reparto di operare alcuni allunghi in fase offensiva.

L'ottimo avvio di stagione e la prova Juventus

 (Getty Images)

Con la chiusura del mercato gli spettri di una cessione per lui sono definitivamente allontanati e questo non potrà che arrecare effetti positivi per la tranquillità del giocatore, dell'allenatore e dei compagni di squadra. Sabato al Diego Armando Maradona alle ore 18 è pronto subito un banco di prova particolarmente difficile per il "nuovo Manolas": la Juventus ferita dall'addio di Ronaldo e da un avvio di campionato preoccupante. La sfida delle sfide, un esame che saggerà ancor di più l'operazione di rilancio del calciatore ellenico. E che potrebbe chissà essere decisa proprio da uno dei suoi imperiosi colpi di testa che i tifosi del Napoli non vedono l'ora di ammirare ancora.

A cura di Enrico Esposito

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