La vera immagine del match
—Il mondo però ha potuto ammirare, come anticipato, la grande personalità di Antonio Conte nel caso qualcuno avesse qualche dubbio. Non tutti gli allenatori avrebbero avuto la forza di cambiare De Bruyne dopo 25’ minuti nella sfida più emozionante per lui, quella a casa sua, con la sua agente che lo ha accolto come un re. Lui un fuoriclasse assoluto, un campione che viene richiamato in panchina per lasciar spazio ad un terzino dopo l’espulsione. Il condottiero in panchina ha dimostrato di non avere sudditanza nei confronti di un campione da anni nell'elite del calcio mondiale. Ma quello stesso campione ha dato una lezione incredibile a tanti ragazzi che pensano di esser arrivati dopo qualche partita di buon livello. Perché Kevin è uscito dal campo in silenzio, applaudendo e salutando il suo tecnico consapevole che quella fosse una scelta difficile, ma giusta per la squadra.
Il rimpianto di non aver giocato ad armi pari
—Guardando Manchester City-Napoli, c’è stata la sensazione di non aver assistito ad una gara ad armi pari, il divario è enorme, è innegabile, ma gli azzurri non hanno avuto la possibilità di mostrare veramente il loro valore, dovendo pensare a combattere a denti stretti. Per questo motivo di questa trasferta inglese rimane il cuore di questi ragazzi che ha battuto fin quando ha potuto, rimane un comandante vero alla guida e un campione di umiltà. Poi sui campi di Castel Volturno si discuterà di quanto non è andato e di cosa bisogna fare per salire di livello in campo europeo, nel frattempo si abbia la consapevolezza di avere una squadra di uomini veri! Dilidin, dilidon we are in Champions League Guys!
A cura di Sara Ghezzi
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