calcionapoli1926 editoriali Dal fango della D al Napoli (sognando Ibra)! Alla scoperta dell’ariete Lucca

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Dal fango della D al Napoli (sognando Ibra)! Alla scoperta dell’ariete Lucca

Angelo Salzano

Lorenzo Lucca non è arrivato al calcio che conta per caso. La sua è una storia di scelte consapevoli e sacrifici, come lui stesso ha raccontato in un’intervista a Repubblica. "Ho fatto tanta gavetta? Una scelta tutta mia. Volevo spazio per crescere", ha spiegato con lucidità. È nei campi di provincia che ha capito di poter fare il calciatore davvero, scegliendo perfino di scendere in Serie D con il Palermo, all’ultimo giorno di mercato. Una decisione che oggi rivendica con orgoglio: "Lo rifarei". Non è stato un percorso lineare. A tredici anni era anche un ottimo tennista, tanto che il suo allenatore lo spingeva ad abbandonare il calcio. Ma Lucca non ha mai avuto dubbi: "Fin da piccolo avevo scelto la palla grande". Anche i momenti difficili hanno segnato il suo percorso. Come a Pisa, quando dopo un inizio travolgente fu frenato da problemi fisici: "Mi ero operato al menisco, avevo dolori continui. Mi imbottivo di antidolorifici, saltavo allenamenti. È stato un calvario". Ma ha saputo rialzarsi, recuperare, e oggi raccoglie i frutti di quella resilienza. La sua carriera è la dimostrazione che il talento da solo non basta: servono scelte dure, pazienza e una testa forte. Proprio come la sua.