Dovrebbero essere comunque giorni di fuoco, perché ci sarebbe da salvare l’onore e puntare all’Europa. Ma qui stanno tutti in vacanza, arrendiamoci. C’è un Napoli nuovo da costruire, che ancora non sappiamo chi vedrà alla guida, e un Napoli in uscita, con molti che hanno anticipato le dimissioni. Ingiusto e irrispettoso per i tifosi, bisogna dirlo. Qui non si salva niente. Ma la “riconoscenza” per l’anno scorso salva tutti da accese contestazioni. Però resta il malumore palpabile, la delusione e lo sconforto per un castello rivelatosi di carta e crollato miseramente. Che si volti pagina rapidamente. C’è l’esigenza di facce e intenzioni nuove. Stamattina leggevo che è stato ritrovato il pallone d’oro di Maradona ricevuto nell’86, poi rubato e ritenuto fuso secondo le dichiarazioni di un pentito. In realtà chissà che giro ha fatto ma non è mai scomparso; è tornato e verrà messo all’asta. Anche i nostri sogni di aprire un ciclo, di tornare ai vertici, di giocarcela sempre, sembra ci siano stai trafugati e siano stati “fusi”. Che ricompaiano al più presto; possibilmente non dopo 30 anni.
A cura di Maurizio Zaccone
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