Il Napoli deve rialzarsi: Conte dovrà lavorare su cinque aspetti che saranno fondamentali nel percorso di rinasciata della squadra
Dopo due giorni di riposo, oggi il Napoli riprende gli allenamenti a Castel Volturno, ma il tecnico Antonio Contenon tornerà a guardare subito di nuovo in faccia i suoi calciatori, dopo il confronto negli spogliatoi post Bologna, perché è in permesso concordato con il club azzurro per tutta la settimana. Un momento difficile per il Napoli che tra infortuni, scelte sbagliate e difficoltà in campo si ritrova in una situazione che ha alzato un polverone intorno alla squadra. Al di là di qualche ricostruzione fantasiosa su dimissioni e litigi, ora bisogna fare quadrato: società, calciatori e allenatore hanno il compito di rialzare la testa. Solo Conte, che ha ricevuto la piena fiducia del club, può essere l’artefice della rinascita del Napoli che passa attraverso cinque punti fondamentali.
La rinascita del Napoli passa da 5 punti: così Conte risolverà ogni problema
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Il primo punto su cui dovrà lavorare Conte è certamente il piano delle motivazioni. Le sue parole hanno fatto scattare un campanello d’allarme che, però, era già visibile in campo. Rispetto allo scorso anno i calciatori sono apparsi meno vogliosi di lottare. Il Napoli, nelle ultime gare, è andato avanti a fiammate: in qualche momento della partita sembrava un inarrestabile carro armato, in altri un piccolo gattino su un prato che giocava col gomitolo. Insomma, è mancata la continuità all’interno delle partite e questo ha portato a dei risultati altalenanti. Il motivo principale, come dicevamo, sono sembrate le motivazioni: una squadra che a tratti è sembrata sazia, motivo per il quale Conte si è scagliato contro i senatori. Ora il tecnico dovrà toccare le corde giuste per ristabilire la situazione. Legato a doppio filo a questo punto c’è il secondo: la forma fisica. È chiaro che tutti noi abbiamo giustamente dato al Napoli l’alibi degli infortuni, ma non può essere al 100% una scusante. Infatti, in campo si sono viste a più riprese difficoltà nella tenuta della squadra. In alcune partite è mancata brillantezza e lucidità negli ultimi metri: fattori fondamentali per provare a vincere le partite e che sono stati l’arma del Napoli nella scorsa stagione. E qui entra quindi in gioco il terzo fattore: quello dei gol. Agli azzurri mancano certamente quelli di Lukaku, infortunatosi ad agosto, di Lucca, che non ha ancora convinto, e di Hojlund, appena rientrato dall’infortunio che ha interrotto la sua striscia positiva. Ma il problema dei gol non è solo degli attaccanti ma anche degli esterni: Neres, Lang e Politano non riescono ad essere incisivi. Va sottolineato un aspetto: i primi due non hanno avuto tantissime occasioni (ne ha avute più il brasiliano che l’olandese ndr) e l’italiano, invece, si è ritrovato spesso a rincorrere gli avversari piuttosto che a puntare la porta. Due punti legati a doppio filo e che hanno portato nell’ultima settimana a due 0-0 casalinghi, con Como ed Eintracht, e alla disfatta per 2-0 sul campo del Bologna. Ecco che Conte dovrà lavorare per ridare certezze lì davanti e trovare nuove soluzioni in attacco che rendano anche meno prevedibile la manovra.