editoriali

Inutile domandarsi per cosa lotta il Napoli: è venuta fuori la verità

editoriale di maurizio zaccone napoli
L'editoriale di Maurizio Zaccone
Redazione

Al Napoli serviva una scossa. Per centrare la seconda vittoria consecutiva e proiettarsi nella corsa verso l’accesso a una qualunque Europa. Però c’è qualcuno dall’alto che continua a fraintendere e ci fa arrivare tre scosse di terremoto nell’area flegrea e niente nelle gambe dei calciatori del Napoli. Fa caldo, ed è quell’orario anomalo, ora di pranzo. Ti aspetti “fame” da parte dei giocatori, metaforicamente. Arriva un eurogol di Politano che apre a una vittoria che sarebbe il minimo domenicale.

Poi però la fame di prima la vedi solo in Osimhen che si “mangia” due gol. Il calcio ha delle leggi non scritte. Quando partite così non le chiudi, un episodio può sempre punirti. E questa legge a Napoli funzione che è una bellezza. Ed ecco che il modesto Frosinone rischia di pareggiarla su rigore, che Meret però respinge. Bravo. Un complimento che però provvede lui a cancellare subito regalando il pareggio agli avversari con un passaggio sbagliato in area. È 1-1.
Gli azzurri riescono anche a tornare in vantaggio con il 9, però non riescono ad evitare il pareggio della squadra con il peggior rendimento in trasferta, che ne perde due su tre. Finisce 2-2 e a fare da contraltare al sole cocente, c’è una bella pioggia, di fischi però, dei tifosi presenti al Maradona, che pure hanno affollato gli spalti e sostenuto fino alla fine. Sinceramente, a guardare la classifica, parlare ancora del “per cosa” lotti il Napoli è inutile. L’unica verità che esce fuori è che il Napoli non lotta per niente. Si potrebbe trovare in Europa, certo, ma quasi per inerzia, con la collaborazione delle altre squadre, senza che abbia fatto il minimo sforzo.


Ieri però un qualcosina del Napoli spettacolare dell’anno scorso l’abbiamo rivista; in tribuna però, con Spalletti. Per il resto, tutti sosia come sempre. Calzona sembra essersi arreso, non lo seguono, non è soddisfatto; così pare di intendere.

In effetti grandi miglioramenti non se ne vedono, soprattutto in difesa, dove i nostri centrali adottano lo “schema evacuazione”. Puntualissimi a farsi trovare, nelle azioni avversarie, in un altro posto. Ma non c’è reparto che soddisfi. Speriamo solo che i tasselli si incastrino al posto giusto, nel gioco degli allenatori, per farne arrivare uno di spessore a Napoli e che si affidi al DS un bel tesoretto per ricostruire quasi da zero un nuovo Napoli, con nuovi acquisti che vedano il campo stavolta. Intanto auguriamoci il meglio per queste sei partite, che prima le giochiamo meglio è.
Come diceva Eduardo, "Ha da passà 'a nuttata". Una notte lunga come non mai.

A cura di Maurizio Zaccone

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Acquista il nuovo libro di Maurizio Zaccone "Ricomincio da te" su Amazon

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.