Durante il primo (e unico, a oggi) periodo trascorso in Serie A (più in generale, in Italia), Hojlund ha messo a referto 10 reti. Le vittime? Monza(sia andata che ritorno), Spezia (sia in campionato che in Coppa Italia), Bologna(non ancora la squadra dell'exploit avuto con Thiago Motta al comando), Salernitana, Lazio, Lecce, Empoli ed Hellas Verona: biancocelesti a parte, non proprio formazioni d'élite del calcio nostrano. In Inghilterra, nel corso del "biennio United", tale trend non è stato (purtroppo) invertito: certo, Bayern Monaco, Galatasaray(entrambe in Champions League), Athletic Bilbao(in semifinale di Europa League; a trionfo e finale già ipotecata), Tottenham e le sorprese Newcastle, Aston Villa e Nottingham Forest hanno subito l'ira del classe '03, ma a fronte di 26 marcature siglate, vanno a comporre un curriculum non da "bomber" di caratura mondiale. Pertanto, l'anno di (e)Rasmus a Napoli potrebbe rappresentare la svolta decisiva per la sua carriera: egli (e l'intera tifoseria "081") si appella (in maniera saggia) a mister Conte affinché quest'ultimo trasformi un diamante grezzo (quale Hojlund è) in un centravanti degno di vestire la maglia di un top club europeo (quale la SSCN sta pian piano diventando).
A cura di Alex Iozzi
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