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calcionapoli1926 editoriali Hojlund in (e)Rasmus: è il nome giusto per il Napoli, ma Conte dovrà limargli un difetto

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Hojlund in (e)Rasmus: è il nome giusto per il Napoli, ma Conte dovrà limargli un difetto

Hojlund in (e)Rasmus: è il nome giusto per il Napoli, ma Conte dovrà limargli un difetto - immagine 1
L'esperienza annuale del danese nella fu Partenope sarà come un "viaggio-studio": un'occasione per conoscere (e migliorare) se stesso
Alex Iozzi

La sessione estiva di calciomercato da poco volta al termine ha portato una certezza in casa SSC Napoli: Rasmus Hojlund, per questa stagione (e, con molta certezza, anche per quelle a venire), sarà la prima punta titolare del club di Fuorigrotta. Per il danese, si tratterà un po' come di vivere un "viaggio-studio" (un Erasmus, per giocare con il suo nome di battesimo) dalla durata di un anno: un'opportunità (quasi) unica nella vita per conoscere (e migliorare, grazie alla mano benedetta di Antonio Conte) se stesso come calciatore.

Da diamante grezzo a '9' di caratura mondiale: come l'anno di (e)Rasmus a Napoli può svoltare la carriera di Hojlund

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Tagliamo subito corto per quanto riguarda le banalità: Hojlund è il nome perfetto per quello che serviva (anche in ottica futura) al Napoli. Giunto dalla sponda rossa di Manchester in prestito oneroso di 6 milioni di euro, con obbligo di riscatto fissato a 44, consente ai campioni d'Italia di sopperire all'assenza di Romelu Lukaku (costretto a rimanere fermo ai box almeno fino al prossimo inverno) nel presente e di anticipare di 365 giorni l'acquisto del centravanti del domani. Il 22enne di Copenhagen è un '9' esplosivo, che possiede il fiuto del gol e abile nell'attacco alla profondità; tuttavia, c'è una pecca che bisogna limare: il rapporto con i "big match".


Durante il primo (e unico, a oggi) periodo trascorso in Serie A (più in generale, in Italia), Hojlund ha messo a referto 10 reti. Le vittime? Monza(sia andata che ritorno), Spezia (sia in campionato che in Coppa Italia), Bologna(non ancora la squadra dell'exploit avuto con Thiago Motta al comando), Salernitana, Lazio, Lecce, Empoli ed Hellas Verona: biancocelesti a parte, non proprio formazioni d'élite del calcio nostrano. In Inghilterra, nel corso del "biennio United", tale trend non è stato (purtroppo) invertito: certo, Bayern Monaco, Galatasaray(entrambe in Champions League), Athletic Bilbao(in semifinale di Europa League; a trionfo e finale già ipotecata), Tottenham e le sorprese Newcastle, Aston Villa e Nottingham Forest hanno subito l'ira del classe '03, ma a fronte di 26 marcature siglate, vanno a comporre un curriculum non da "bomber" di caratura mondiale. Pertanto, l'anno di (e)Rasmus a Napoli potrebbe rappresentare la svolta decisiva per la sua carriera: egli (e l'intera tifoseria "081") si appella (in maniera saggia) a mister Conte affinché quest'ultimo trasformi un diamante grezzo (quale Hojlund è) in un centravanti degno di vestire la maglia di un top club europeo (quale la SSCN sta pian piano diventando).

A cura di Alex Iozzi

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