Tornando alla squadra, qualche svarione in più rispetto alle scorse gare c’è stato, ma è comprensibile in una partita e in un palcoscenico così importante. Ciò che conta è che settimana dopo settimana il Napoli prende forma, cresce e stupisce. Merito di Conte e di quei famosi occhi della tigre: quando vede l’avversario all’angolo lui colpisce per metterlo al tappeto e i giocatori sono il suo braccio armato in campo. Insomma, gli aspetti positivi fanno ben sperare: è presto, certo, ma sarebbe anche da stupidi mentire e fingere che questo Napoli possa fare qualcosa di storico. Anche l’armonia del gruppo è fondamentale, e quell’abbraccio finale è l’ennesima testimonianza dell’atmosfera che si respira nello spogliatoio. La stessa aria che aleggia su Napoli dove l'entusiasmo dopo stasera è incontenibile: anche Conte ha detto che i tifosi devono sognare, ma ha voluto far mantenere i piedi per terra parlando di qualificazione europea come obiettivo. Ma in fondo non ci crede neanche lui: gli occhi della tigre questa volta mentano, nel riflesso si vede in lontanaza lo scudetto.
A cura di Giovanni Frezzetti
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