A cura di Domenico D'Ausilio
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Amarcord
Il 5 luglio 1984 si presentò allo stadio San Paolo di Napoli il più grande calciatore di tutti i tempi: Diego Armando Maradona. Fu una trattativa estenuante quella portata avanti dal presidente Corrado Ferlaino a Totonno Juliano, ma alla fine si trovò un accordo che accontentò tutti, con il Napoli che versò 13 miliardi di lire nelle casse del club blaugrana per acquistarlo. Quel giorno erano presenti 70.000 spettatori solo per ammirarlo, ma per vederlo giocare in una gara ufficiale gli azzurri dovettero attendere il 22 agosto 1984 per Napoli-Arezzo, gara valida per la prima giornata della fase a gironi. Maradona andò subito a segno al 22° del primo tempo per il vantaggio azzurro. La gara, per la cronaca, terminò 4-1 per i partenopei allenati da Rino Marchesi.
Il suo esordio in campionato invece avvenne il 16 settembre 1984, esattamente quarant'anni fa. Il suo Napoli era impegnato a Verona (futuro vincitore a sorpresa di quello scudetto) e il match non andò proprio come ci si aspettava. Gli azzurri erano alla ricerca del riscatto dopo la stagione 1983/84 chiusa all'undicesimo posto (su 16), con la salvezza raggiunta soltanto alla penultima giornata. L'arrivo di Maradona portò una ventata di entusiasmo clamorosa in città e i tifosi sognavano già l'arrivo dello scudetto. Infatti, insieme al Pibe de Oro arrivarono anche il difensore De Vecchi, i centrocampisti Bagni, e Bertoni e l'attaccante Penzo. Evidentemente, mancava ancora qualcosa per la vittoria dello scudetto che arrivò due stagioni dopo: nel 1986/87. Maradona, dicevamo, esordì in campionato al Bentegodi (come nell'anno del terzo tricolore) e, come in questa stagione, gli azzurri (anche se in quel match giocarono con la maglia bianca da trasferta) furono sonoramente sconfitti per 3-1 dai futuri campioni d'Italia; per gli azzurri Bertoni segnò il gol del momentaneo 2-1 al 58°, per gli scaligeri andarono a segno Briegel, Galderisi e Di Gennaro. Per il primo gol di Maradona in campionato bisognò aspettare solo una settimana, grazie al rigore del momentaneo vantaggio al San Paolo contro la Sampdoria che pareggiò poi con Salsano. La prima vittoria in Serie A per Diego, invece, arrivò alla quarta giornata nel 3-0 in casa contro il Como, segnando il secondo gol dei partenopei. Alla fine della stagione il Napoli arrivò ottavo in campionato con 33 punti, insufficienti per un posto in Europa, a 10 punti dagli scaligeri campioni d'Italia, mentre Diego segnò 14 gol (non pochi per l'epoca), piazzandosi dietro solo a Platini (18) e Altobelli (17).
A cura di Domenico D'Ausilio
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