Benedetto il ritorno di Elmas! Salva (in parte) il Napoli dalla peggior cessione dell’era Manna

"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano": con la più classica delle citazioni all'intramontabile brano "Amici Mai" di Antonello Venditti, la Società Sportiva Calcio Napoli ha annunciato (sul "gong" della sessione estiva di calciomercato 2025/26) il ritorno alle pendici del Vesuvio di Eljif Elmas (dai tedeschi del Red Bull Lipsia). Un'operazione meritevole di lodi e che (soprattutto) va a colmare il vuoto lasciato da una delle peggiori mosse (se non la peggiore) in uscita dell'Era Manna. Inauguriamo tale analisi con l'aspetto che prima di tutti risalta all'occhio: dal punto di vista economico, è una trattativa (o meglio, un affare) più che intelligente. Prestito oneroso da 2 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 17: a pochi giorni dalla chiusura del mercato, non era affatto scontato che la dirigenza partenopea (dopo i fior di quattrini spesi) riuscisse a far firmare a prezzo di saldo (per i tempi che corrono) un individuo con la qualità del macedone. L'acquisto, inoltre, assume un valore positivo dal momento che rimedia, seppur non completamente, a un grave errore commesso sul fronte uscite dal direttore sportivo Giovanni Manna: la cessione di Giacomo Raspadori all'Atletico Madrid. Esatto, "non completamente", poiché Elmas è senza dubbio un valido "jolly tattico", schierabile nel ruolo di esterno (preferibilmente sulla fascia sinistra), centrocampista centrale e trequartista (zona del campo in cui si esprime al massimo delle potenzialità), ma non potrà esser preso in considerazione da mister Conte per cambiare modulo rispetto al già collaudato 4-3-3, a differenza del nativo di Bentivoglio che alza il livello del proprio calcio quando viene affiancato da una prima punta "di peso" in un attacco a due (in tal senso, ne avrebbe giovato parecchio Lorenzo Lucca). Stendiamo un velo pietoso, invece, sulla cifra a cui è stato venduto Raspadori alla sponda Colchoneros di Madrid: vista l'inflazione che domina il mondo del pallone (e per alcuni trasferimenti che vengono fatti registrare in giro per l'Europa e non), 22 milioni di euro (più 4 di bonus) per l'uomo dalle reti pesanti (e decisive) dell'ultimo triennio "081" appaiono come una somma piuttosto misera. Infine (al netto di quanto scritto nel paragrafo precedente), c'è un innegabile fattore che gioca in favore della (seconda) venuta di Elmas in quel di Napoli: il senso di appartenenza. Un legame alla città talmente forte da indurlo a rifiutare ogni proposta (Torino su tutte) che non provenisse dagli uffici della Filmauro. "Mi sei mancata!": queste le prime parole pronunciate dal classe '99 una volta (re)indossata la casacca azzurra. Il sentimento è (ovviamente) ricambiato da parte di una piazza che determinati gesti li conserva dentro di sé in eterno; pertanto, è stato impossibile non (ri)accogliere a braccia aperte il rientro a casa del "12° uomo" di Luciano Spalletti (e che, si spera, lo diventi anche di Antonio Conte). A cura di Alex Iozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA