
Il Napoli di Spalletti che avrebbe dovuto subire il calo post-Mondiali, il buco dell'ozono, la sparizione delle mezze stagioni, il riscaldamento globale e le macumbe di tutta Italia ha vinto anche in Champions League dominando. Ancora. Lo ha fatto con una superiorità mentale e tecnica straordinaria in casa dei vincitori della precedente Europa League, tanto pompati anche dalla stampa nazionale e dimostratisi ben poca cosa ai piedi della squadra italiana più forte. Glasner ha predicato bene e razzolato che peggio non si poteva, preparando un piano partita autodistruttivo e non lanciando mai Kolo Muani, non tenendo mai il pallone che invece contro un 4-3-3 poteva essere un ottimo veicolo di propositività dato il 3-4-2-1 di partenza (che di base occupa molti degli spazi vuoti lasciati dal tre-tre, bastano carta e penna per capirlo e lo ha ripetuto anche Spalletti). Ha voluto giocare in ripartenza. Ha sbagliato.