Quelle stelle dantesche che simboleggiano la luce e la rinascita si sposano alla perfezione con quelle del Napoli: De Bruyne, McTominay e Anguissa hanno preso per mano la squadra. Hanno segnato due degli uomini copertina, proprio quelli che dovevano riaccendere la luce. Non hanno disatteso le aspettative, dopo due gare senza brillare sono tornate a splendere. Quando tutti erano pronti a fare il funerale al Napoli le stelle si sono accese e hanno spento i bagliori nerazzurri: certo, dei momenti di défaillance ci sono stati ma è tutto nella norma in un big match. De Bruyne freddissimo dal dischetto; McTominay, come Anguissa, si è inventato un gol da cineteca. Sugli spalti non ci si credeva: sembrava davvero impossibile che si potesse vincere una partita con due reti del genere. Eppure è successo. Questo dimostra che questa squadra è ancora quella da battere anche se le avversarie in campo sono degli ossi duri e l’Inter lo ha dimostrato. Ora il Napoli è uscito dall’Inferno ma lo attende un lungo Purgatorio: gli infortuni e le tante gare ravvicinate peseranno sulle gambe e sulle scelte di Conte. È il momento di fare quadrato e di stringere i denti aspettando che la tempesta sia alle spalle. Partite come questa con l’Inter, però, hanno lanciato segnali incoraggianti in tal senso. Ma se non era crisi prima, ora è presto per esaltarsi: Dante ci mise altri 66 canti per raggiungere la luce ed esclamare “L’amor che move il sole e l’altre stelle”.
A cura di Giovanni Frezzetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202305/6077855f64f8faf8a21e75e8615e840c.jpg)
/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202506/276244da265849a47cb1f4f1d8046481-scaled-e1748773605579.jpg)