editoriali

Capitano, sei nella storia! Dal possibile addio al ritorno del leader: la parabola di Di Lorenzo

Bruno Stampa

Giovanni Di Lorenzo è stato, più di chiunque altro, il prezzemolino di Antonio Conte. Fatto salvo un sostanziale disorientamento collettivo registrato contro l'Hellas e la piccola crisi che ha intaccato su tutta la squadra tra febbraio e marzo, il rendimento è stato un crescendo continuo e, sia da braccetto che da terzino nella difesa a quattro introdotta contro la Juve alla quarta giornata, le sbavature e le distrazioni si sono rivelate soltanto un lontano ricordo. I numeri parlano chiaro: 37 presenze in 38 partite, tutte da titolare, l'unica sua assenza risale alla trentaduesima, vinta 3-o contro la sua ex squadra, l'Empoli. Stacanovista puro, si è reso autore di 3 gol e altrettanti assist e, insieme ad Amir Rrahmani, è stato il pilastro sul quale si è poggiata la miglior difesa dei top 5 campionati europei.