editoriali

Capitano, sei nella storia! Dal possibile addio al ritorno del leader: la parabola di Di Lorenzo

Bruno Stampa

Per ripercorrere il cammino verso il massimo traguardo è necessario fare un passo indietro e riportare le lancette a un anno fa. La drammatica annata 23-24 non è ancora finita quando per la prima volta viene paventata dai media l'ipotesi di una separazione in estate tra  l'ex terzino dell'Empoli e il Napoli. Sul campo, le prestazioni sono troppo spesso insufficienti e l'atteggiamento è quello di un capitano che, pur nella piena dignità di un professionista sempre molto corretto e praticamente mai in discussione per i tre allenatori (Garcia, Mazzarri e Calzona) che si sono succeduti, si fa passivamente travolgere insieme a tutta la squadra da un trend troppo negativo. E' un Napoli, il cui capitano è il riflesso perfetto sul terreno di gioco, troppo brutto per essere vero, quello che chiuderà al decimo posto, fuori da tutte le competizioni europee. I tifosi, scioccati da quanto visto e probabilmente condizionati da quanto letto e sentito nei giorni addietro, all'ultima giornata manifestano tutto il loro malcontento verso il numero 22. A pochi minuti dalla fine dell'ultima giornata contro il Lecce, che finirà 0-0, Calzona inserisce Mazzocchi al posto di Di Lorenzo, che viene fischiato da buona parte del Maradona. Il caso Di Lorenzo è aperto: a seguire, la distanza tra le parti sembra destinata a diventare insanabile, l'agente del calciatore, Mario Giuffredi, ufficializza la volontà del suo assistito di cambiare lido dopo sei anni di permanenza. Ne seguirà un braccio di ferro tra Giuffredi e il club, sullo sfondo una tentazione chiamata Juventus.