Gli azzurri volano come un farfalla, pungono come un'ape: McTominay incarna lo spirito del campione di pugilato
Il Napoli è squadra, non si è disunito: a Torino ha dato dimostrazione di essere in continua e costante crescita, di saper soffrire quando serve ma di saper anche far male. Insomma, un po' alla Muhammad Ali: vola come un farfalla, pungi come un'ape. Gli azzurri sanno schivare e colpire: con la Juve è mancato solo il gancio del ko. Ma la squadra ha giocato ed ha dimostrato di avere sempre più una buona tenuta difensiva: la strada è quella giusta.
Conte ha smentito (quasi) tutti: il Napoli è come Muhammad Ali
—
Conte, intanto, ha smentito (quasi) tutti: "Non cambierà modulo", si diceva. Eppure ha cambiato e il motivo è Scott McTominay. Un calciatore così non puoi tenerlo fuori (ma molti di noi lo sapevano già) e un posticino nell'undici titolare glielo devi trovare. Antonio gliel'ha trovato: via col 4-3-3 e lo scozzese danzava tra le linee e avrebbe potuto far molto male alla Juve che è stata brava a sapersi difendere. La gara non ha offerto particolari emozioni, ma è bastata per far capire all'occhio più attento le qualità del gigante del Vallo Adriano. Sarà una pedina fondamentale per il Napoli e, aspettando Neres, si prospetta una squadra nel suo undici titolare davvero dura da battere. La personalità di McTominay, che incarna proprio quello spirito della frase di Muhammad Ali, fa scopa con quella di Conte: è un valore aggiunto per gli azzurri che devono ripartire dalla mentalità vista a Torino.Niente paura, possiamo battere chiunque in Serie A. Il neo che avevamo trovato nella vittoria di Cagliari è svanito: il Napoli dietro non balla, è coriaceo, pragmatico. Ma, volendo essere pignoli, anche questa volta una macchia la si può trovare.