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calcionapoli1926 dimaro De Bruyne: “Il Napoli è il progetto migliore per me. Conte importante nella mia scelta”

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De Bruyne: “Il Napoli è il progetto migliore per me. Conte importante nella mia scelta”

Sara Ghezzi
Le prime parole da calciatore azzurro alla stampa da parte del centrocampista belga

Kevin De Bruyne è la star qui a Dimaro e al Teatro Comunale è stato protagonista della conferenza di presentazione. Le sue parole erano molto attese per capire le sue sensazioni dopo il primo approccio con il mondo Napoli.

Le parole di Kevin De Bruyne

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Sul perché ha scelto Napoli: "Credo che Napoli è il posto migliore per la competitività, dove posso mostrare le mie qualità. Napoli è campione in carica dove ha mostrato grande qualità. Tutto è diverso qui, ma questo mi entusiasma. Cambia anche il clima dall'Inghilterra, ma la mia volontà era quella di restare competitivo. Quando il direttore è venuto a parlarmi del progetto sono stato subito contento. Sono entusiasta di poter fare ancora tanto bene qui".

Sulla Serie A: "In questo campionato ci sono tante squadre competitive, ma il nostro obiettivo è quello di fare bene in ogni competizione anche in Champions. Ora devo adattarmi e capire come funziona la squadra, logicamente ci sono tante differenze con il City, ma ho tutto il tempo di ambientarmi, sono arrivato una settimana fa e ripeto sono molto contento di questa esperienza al Napoli e in Serie A, un campionato molto competitivo".

Sul progetto Napoli: "Ho passato una vita in Premier League, poi ho preso la decisione di partire. Sarò sempre un giocatore del Manchester City, ma volevo un'altra esperienza e questo progetto mi permette di vincere ancora. Il Napoli è già campione d'Italia eppure sta investendo tanto per continuare a vincere, io non sono tanto giovane, ma posso ancora dare tanto e posso aiutare i giovani, come loro aiuteranno me. Ora devo capire come gioca la squadra e riuscire a dare il meglio".


Sul Napoli e la città: "Ho chiamato sia Lukaku che Mertens per capire come funziona la squadra e com'è la città, ma io ho preso la decisione di venire qui con la mia famiglia. Romelu lo conosco da quando avevo 13 anni e siamo stati insieme anche al Chelsea e l'ho visto molto entusiasta di Napoli. Ma questa è una mia decisione e sono molto contento, anche se ho comunque chiesto alla mia famiglia".

Sul numero 10: "Sono rimasto sorpreso all'inizio per il numero dieci sulla maglia, perché sapevo che questo numero apparteneva a Maradona ed è stato ritirato, però è stato un bel gesto della società. Ciò non mi dà più pressione, perché quando arrivi in società del genere che vogliono vincere si è abituati ad avere queste pressioni. Maradona è stato una leggenda qui, ma io sono Kevin De Bruyne e anche io voglio lasciare il segno in questa società e vincere".

Sulla proposta del Napoli: "Per la prima volta mi sono trovato nella situazione di passare da parametro zero, solitamente è stato più facile. Durante la scorsa stagione mano mano che passava il tempo mi sentivo più stressato. Poi il Napoli ha presentato il suo progetto insieme ad altre società, chiaramente è una situazione completamente diversa da quello a cui sono abituato anche lo stile di vita, ma questo è il progetto migliore per me. Qui c'è il sole e non sono abituato, ma io ho ancora voglia di fare cose importanti e sicuramente quando sentirò di non riuscire a dare quanto voglio farò nuove scelte".

Su Conte: "Non ho parlato ancora molto con Conte. Abbiamo fatto un paio di sedute in campo, ma lo conosco ha allenato il Chelsea e il Tottenham, anche se usava un modulo diverso, allora aveva la difesa a 5, ora il nostro modulo è diverso. Lui è un allenatore molto tattico ed è uno dei migliori degli ultimi 10 anni e il fatto che sia rimasto a Napoli sia un grande segno. Sicuramente tra qualche settimana riuscirò a dare il meglio seguendo le sue indicazioni che mi aiuteranno a crescere ulteriormente. Per l'inizio del campionato sarò pronto".

Sul peso della permanenza di Conte sulla sua scelta: "Sicuramente la presenza di un allenatore così forte aiuta, con la presenza di calciatori campioni d'Italia è un buon segno, sono contento di allenarmi con lui con cui posso crescere. Ho avuto Guardiola per 9 anni, ma anche altri grandi allenatori e Conte è uno di questi. Io sono qui per aiutare la squadra a crescere ed aiutare, ma non credo che la squadra sia costruita intorno a me. Probabilmente per età resterò di meno di altri giocatori in questa squadra, ma voglio fare la differenza".

Sulla Champions: "La qualificazione del Napoli in Champions ha avuto un peso nella mia scelta, è una delle competizione importante. Io ci ho giocato per 10 anni ed è una competizione straordinaria, per noi è importante esserci".

Sulla mia posizione in campo: "Non credo che i ruoli siano così importanti, le posizioni in campo è qualcosa che accade prima della partita. Tutto dipende dalla partita e dalle situazioni in cui ci troviamo in campo, quindi non saprei in quale posizione giocherò. Voglio imparare l'italiano e il napoletano anche se qualche cosa magari posso capirla. Ma voglio fare lezione con mia moglie perché è importante conoscere la lingua del posto e presto proverò a fare qualche intervista in italiano".

Su come vivrà Napoli: "Io e Mertens siamo diversi, lui è più estroverso, mentre io sono più introverso, amo stare a casa in famiglia. Ma proverò ad uscire e conoscere un po' la città. Nove anni fa ero con Dries a Napoli e ho visto come è diverso l'amore che danno qui rispetto a quello che mi è successo al City. Qui c'è tanto amore, forse anche troppo, ma perché io non sono abituato. Credo però che sia importante fin quando si tratta d'amore è tutto bello".