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Eintracht, Glasner: “Napoli anti-italiano, vogliamo vincere. Rode out dall’inizio”

glasner
il tecnico dell'Eintracht presenta la sfida al Napoli in conferenza

Domenico D'Ausilio

Oliver Glasner, tecnico dell'Eintracht, presenta la sfida degli ottavi di Champions contro il Napoli in conferenza insieme al calciatore dei tedeschi Mario Gotze.

Eintracht, Glasner in conferenza

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"Siamo molto contenti, era uno dei primi obiettivi andare nella fase ad eliminazione diretta, adesso col Napoli abbiamo una grande gara. Come sempre, qui l'obiettivo è andare avanti. Sappiamo che il Napoli è molto forte, ma stiamo in forma anche noi. L'atmosfera sarà eccezionale, con lo stadio pieno. Sono due squadre in ottima forma che giocano gli ottavi di finale. L'obiettivo è vincere, così vogliamo giocare domani. Ho passato ore ed ore ad analizzare il Napoli, già nella preparazione invernale e durante la sosta: ci pensiamo da una vita ormai. Da mesi e mesi la studiamo, e giocano sempre con la stessa formazione: forse ruotano in due o tre. Ma Kvaratskhelia ed Osimhen sono ovviamente forti ma non sono gli unici che dobbiamo limitare. Hanno un'ottima difesa e hanno fatto benissimo con Ajax, Rangers e Liverpool: non dico che li hanno declassati, ma quasi. Hanno però dei punti deboli che ci possono aiutare, per avere le nostre chances. Lo vedremo domani, se riusciremo a mostrarlo. I giocatori sono molto attenti, spero e penso che attueranno tutto quel che gli dirò. Sono super contento e fiducioso per domani. Anche i giocatori mi danno la giusta impressione".

Sul calcio giocato dal Napoli

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"Credo che il Napoli non gioca il calcio italiano, è anti-italiano! Per questo dominano la classifica: sono aggressivi, fanno pressing alto, fanno un contro-pressing che in Italia non vedi spesso. Difendono con Kim e Rrahmani in maniera aggressiva. È diverso rispetto alle altre squadre italiane. Il Napoli gioca diversamente. Siamo preparati. Sappiamo come giocano. Certo non potremo avere un vantaggio in intensità. L'esperienza in Europa League? Sono i giocatori a dover dimostrare l'esperienza in campo, Mario Gotze ne è un esempio. Il nostro approccio è uguale, non cambia. Col Werder o col Napoli, noi dobbiamo fare sempre il nostro calcio: vogliamo vincere con il Napoli e avremo bisogno di tutte le nostre forze".

Su Rode

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"Non giocherà dall'inizio anche se si allenasse nelle prossime ore. Jakic dall'inizio? Già l'avevo accennato, mi piace pensare che posso decidere fra tanti calciatori in ottima forma. Ho ottime opzioni e ho l'imbarazzo della scelta. Ha giocato bene dall'inizio e a gara in corso, posso scegliere. Vedremo domani!".

Sull'incitamento della squadra

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"Come caricare la squadra? Siamo già abbastanza carichi, caldi come l'olio che frigge. Potrei dare tanti input, ma siamo già al massimo: abbiamo la pelle d'oca e non vogliamo fargli vedere nulla di extra. Siamo tutti motivati come nelle singole partite, come contro il Werder Brema".

Sulla tattica

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"Tatticamente che partita sarà? Conosciamo il 4-3-3 del Napoli, con le ali larghe. Con Anguissa e Zielinski che fanno pressione. Sarà una grande sfida per noi. Possiamo essere pericolosi con le nostre caratteristiche, non dobbiamo inventare nulla di nuovo. Dobbiamo avere compattezza e qualità, impegnando il Napoli in difesa: questo è importante".

Su Spalletti

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"Il mio rispetto per Spalletti è estremo, con tutte le sue squadre ha avuto molto successo. Certo, a Napoli si è scaramantici ma dopo Maradona adesso vincerà di nuovo meritatamente lo scudetto. Non so se Luciano lo ricorderà, ma io ero vice al Salisburgo e lui allenava lo Zenit. Eravamo nello stesso hotel per un allenamento, mi abbracciò in ascensore: non lo dimentico. Un ottimo allenatore, ha una struttura chiara ed è un allenatore di successo: mi piace come fa circolare il pallone, ha equilibrio fra difesa e attacco".

Sulla qualificazione

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"Qualificazione sui 180 minuti, un pareggio domani può bastare? Non lo so, oggi dico 'no'! Perché vogliamo vincere. L'obiettivo è vincere, solo due squadre hanno vinto col Napoli: Inter e Liverpool. Noi vogliamo essere la terza a riuscirci. Domani mi rifaccia la domanda dopo la partita e spero di poter dire: 'Sì, perché abbiamo vinto la gara'". 

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