Serie A Fiorentina, Pioli: «Il rigore? Io non li darei, ma li stanno fischiando tutti»

FIRENZE - Al termine di una partita da brividi contro l'Inter, la Fiorentina agguanta il pareggio con un rigore concesso dal Var all'11 minuto di recupero. Ai microfoni di Radio Rai il tecnico gigliato Stefano Pioli esordisce così: “Il rigore? Io non li darei, ma li stanno fischiando tutti. Se li stanno fischiando è giusto che si fischi anche questo”. Oramai appena il pallone tocca il braccio si fischia il penalty: “Mi sembra che tutti gli episodi fischiati testimoniano questo”. Il tecnico viola commenta poi la gara e come si è evoluta: “Siamo andati in vantaggio subito e non siamo riusciti a gestirlo bene. Abbiamo preso il pareggio troppo velocemente anche se abbiamo fatto un ottimo primo tempo. Nella ripresa abbiamo preso subito il terzo gol, ma i ragazzi hanno messo tanta generosità e tanta qualità fino alla fine”.

L'ATALANTA - Pioli ha anche parlato a Sky Sport: "Rigore? Io non posso dire ai miei di saltare con le mani legate dietro la schiena. Siamo stati in vantaggio troppo poco, e l'Inter ci ha rimontati. Ma la mia squadra non si arrende mai e questa è una grandissima qualità". Ora i viola incontreranno l'Atalanta in semifinale di Coppa Italia: "Abbiamo entrambi una grande possibilità perché le prime tre del campionato sono uscite. L'Atalanta è una squadra che ci ha messo spesso in difficoltà. E ha anche avuto qualche ora di più per stancarsi meno (ride, ndr)". Riguardo a un possibile turnover in vista della coppa, Pioli prosegue: "Ho solo dato riposo a Muriel che non era mai stato fuori, e poi Milenkovic ha avuto qualche problema con la febbre. Ma a livello mentale e di motivazione questa partita ci darà qualcosa, sapendo che affronteremo una squadra tosta, che corre tanto. Ci aspettano difficoltà per le quali dovremo essere preparati ad affrontarle. Per come abbiamo giocato nel primo tempo comunque ho avuto buone risposte".

GRANDE PRESTAZIONE - Il tecnico parmigiano torna sul pareggio odierno contro l'Inter: "Non dimentico che ho una squadra giovanissima. E' facile rimanere dentro la partita quando il risultato è positivo. E pensiamo che ci mancano due tra i più esperti e carismatici come Pezzella e Mirallas. Grande crescita caratteriale quella dei miei giocatori. Abbiamo provato a sporcare le loro giocate, e andare ad aggredire Brozovic che è il loro giocatore più di tecnica. Siamo stati bravi a crederci". Corriere dello Sport.